L’ospedale Muscatello e il suo reparto di chirurgia argomento di una conferenza - QdS

L’ospedale Muscatello e il suo reparto di chirurgia argomento di una conferenza

Luigi Solarino

L’ospedale Muscatello e il suo reparto di chirurgia argomento di una conferenza

martedì 14 Maggio 2019

L’Asp aretusea intende riorganizzare e potenziare alcune unità del nosocomio megarese. Si è discusso del problema legato al tumore del colon-retto definito come un “killer silenzioso”

AUGUSTA (SR) – Presso la sede dell’Associazione filantropica “Umberto I” di Augusta si è svolta la prima di una serie di conferenze avente per tema l’ospedale “Muscatello” e i suoi reparti. Il nosocomio megarese negli ultimi anni, nonostante serva un ampio bacino di utenza, ha visto chiudere alcuni reparti importanti tra cui quelli di ginecologia ed ostetricia e quello di pediatria. Non essendovi più un punto nascita le donne che debbono partorire si recano negli ospedali di Siracusa, Lentini o Catania per citare quelli più vicini.

Tuttavia l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa intende riorganizzare e potenziare alcuni reparti tuttora presenti nell’ospedale di Augusta. Tra questi figura il reparto di chirurgia e di endoscopia digestiva che è stato l’argomento del primo incontro. Vi hanno preso parte il direttore del Dipartimento dell’area chirurgica dell’Asp di Siracusa, Giovanni Trombatore, il responsabile dell’Unità operativa di gastroenterologia dell’ospedale di Augusta, Stefano Prestia, e il responsabile del reparto di Chirurgia generale del Muscatello, Cristian Rapisarda.

Dopo una breve introduzione da parte del presidente dell’Associazione filantropica “Umberto I”, Mimmo Di Franco, ha preso la parola Giovanni Trombatore. Il direttore del Dipartimento dell’area chirurgica ha definito il tumore del colon-retto “killer silenzioso” perchè si sviluppa nell’arco di 15-20 anni senza alcun sintomo per poi manifestarsi quando è ormai in stadio avanzato.

I tumori del colon-retto hanno una maggiore incidenza nei paesi ricchi poichè legati alle abitudini alimentari ed al consumo di grassi e zuccheri. Contano anche i fattori genetici e quelli ambientali. In Italia sono in costante crescita e rappresentano la seconda causa di morte per tumore ma possono essere prevenuti o curati sottoponendosi periodicamente a degli accertamenti. Uno di questi, che l’Asp di Siracusa mette a disposizione dei pazienti in forma completamente gratuita, è la ricerca del sangue occulto nelle feci e, se necessario, la colonscopia.

La Regione ha lanciato una campagna di screening gratuita in tutta la Sicilia ma l’adesione, fino ad ora, è piuttosto bassa raggiungendo il 30% rispetto all’80% di altre regioni. Stefano Prestia ha parlato del reparto di chirurgia del “Muscatello” che utilizza moderne tecniche di chirurgia laparoscopica negli interventi per i tumori del colon retto. Prestia ha detto che nonostante i dati di letteratura indichino che la comparsa di un tumore del colon retto sia rara al di sotto dei 40 anni, nel territorio di Augusta, secondo quanto riscontrato durante la sua esperienza, i casi al di sotto di questa età sono abbastanza frequenti. Infatti sono stati riscontrati tumori del colon-retto anche in soggetti di 30-35 anni. Ha anche sottolineato che questa forma di tumore ha una crescita molto lenta e che in un numero significativo di casi l’asportazione, durante la colonscopia, di una neoformazione precancerosa o di un tumore in fase iniziale può portare alla completa guarigione del paziente senza necessità di ricorrere, successivamente, alla chemioterapia o ad interventi chirurgici.

All’ospedale di Augusta sono stati effettuati nel corso dello scorso anno ben 930 esami di colonscopia. Ultimo intervento quello di Cristian Rapisarda che ha parlato della calcolosi colecisto-coledocica. La prossima conferenza, che si terrà il 17 maggio, riguarderà il reparto di pronto soccorso del “Muscatello”.

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