Lotta alla violenza sulle donne, Aragona si schiera in prima linea - QdS

Lotta alla violenza sulle donne, Aragona si schiera in prima linea

redazione

Lotta alla violenza sulle donne, Aragona si schiera in prima linea

venerdì 16 Luglio 2021

Il Comune ha siglato un protocollo d’intesa con le associazioni Focus group e Luce onlus, che dal 2003 gestiscono il Centro antiviolenza e antistalking Telefono Aiuto presente ad Agrigento

ARAGONA (AG) – Il Comune e le associazioni Focus group onlus e Luce onlus di Agrigento, dal 2003 gestori del Centro antiviolenza e antistalking Telefono Aiuto, hanno siglato un accordo finalizzato a promuovere strategie condivise per la prevenzione e il contrasto della violenza domestica e dello stalking e contro ogni forma di disagio, violenza e discriminazione, anche con il potenziamento della Rete territoriale antiviolenza del Telefono Aiuto.

Ente locale e associazioni – rappresentati rispettivamente dal sindaco Giuseppe Pendolino, dalla presidente di Focus Group Antonella Gallo Carrabba e da Valeria Patti per Luce – hanno così siglato un apposito Protocollo d’intesa. “Volto a sviluppare – ha commentato Pendolino – azioni comuni, mirati percorsi educativi, informativi e formativi per gli operatori sociali e comunali, per le famiglie e nelle scuole. Percorsi finalizzati all’emersione del fenomeno e dunque per facilitare la raccolta delle denunce, l’assistenza e il sostegno alle vittime di violenza e di stalking. Un problema che comprende tutti gli atti di violenza diretti contro una donna in quanto tale e provoca, in chi li subisce, importanti danni alla salute psico-fisica e l’aggravamento delle situazioni di vulnerabilità e di esclusione sociale, anche nei confronti di minori eventualmente coinvolti. Il sostegno e l’eventuale protezione delle donne e dei minori che hanno vissuto o vivono in contesto di violenza domestica è individuato come una priorità, che richiede un intervento coerente e costante che coinvolge tutti gli attori della comunità”.

Presenti in occasione della firma sul documento anche Giorgio Patti e Giusy Caramazza, nonché per il Comune d’Aragona il dirigente dell’Ufficio Servizi sociali, Giovanni Papia e gli assessori Mariella Sardo e Stefania Di Giacomo Pepe. Quest’ultima, con delega alle Pari opportunità, ha voluto fortemente la sottoscrizione di tale protocollo. “Il deprecabile fenomeno della violenza nei confronti delle donne – ha detto – rappresenta un tema di particolare delicatezza e gravità, oltre a manifestare una preoccupante tendenza incrementale, come risulta dalle analisi statistiche sull’andamento a livello nazionale. La violenza di genere contro le donne necessita di essere nominata e riconosciuta, affinché possa essere svelata e affrontata, soprattutto attraverso la costruzione di un lavoro di rete tra soggetti pubblici e privati che operano nello stesso contesto territoriale, al fine di creare un sistema efficace di protezione e di supporto nel complesso percorso di uscita dalla violenza”.

“Ci troviamo di fronte a un problema sociale – ha aggiunto – che necessita della corresponsabilità di attori pubblici e privati. Nell’agire per un reale contrasto e per il mantenimento di una società in cui la libertà e i diritti a essa connessa siano la base dei rapporti che la fondano. La costituzione di una Rete territoriale antiviolenza rappresenta quindi un presupposto indispensabile per un efficace lavoro di raccordo interistituzionale”.

La denominazione generica Telefono Aiuto consente che il servizio venga utilizzato non solo dalle vittime della violenza intrafamiliare, ma da chiunque viva una situazione di disagio come donne, uomini, minori e anziani senza alcuna discriminazione di età, nazionalità o credo religioso. Particolare attenzione è data alle donne con il servizio “TelefonoAiuto per le donne vittime di violenza” e all’attivazione di uno Sportello antistalking.

Al Centro antiviolenza intrafamiliare Agrigento, contro ogni forma di violenza, disagio e discriminazione, è possibile chiamare dal lunedì al sabato dalle ore 9,30 alle ore 12,30, ai numeri 0922/22922 o al numero 351/2712588, fax 0922/25457. È garantito l’anonimato.

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