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Madonie ferite, frane e dissesto idrogeologico minano il territorio

Madonie ferite, frane e dissesto idrogeologico minano il territorio
Conferenza dissesto idrogeologico a Petralia Sottana

Sono giorni travagliati quelli che stanno vivendo i comuni del territorio madonita, segnati da evacuazioni di edifici interessati da frane, smottamenti e, in una sola, parola dissesto idrogeologico

Sono giorni travagliati quelli che stanno vivendo i comuni del territorio madonita, segnati da evacuazioni di edifici interessati da frane, smottamenti e, in una sola, parola dissesto idrogeologico, un mantra interminabile che tormenta questi luoghi da decenni.

Tanti i temi messi a fuoco durante l’incontro tenutosi ieri pomeriggio al Teatro Grifo di Petralia Sottana, organizzato da Qds.it insieme a Grifeo Web Tv e condotto dal nostro giornalista Vincenzo Lapunzina con la presenza del sindaco Leonardo Iuri Neglia, del sindaco di Polizzi Generosa Gandolfo Librizzi, di Bruno Manfré, del Dipartimento Regionale della Protezione Civile.

La frana di Polizzi Generosa

“Siamo in presenza di una frana, di un movimento che continua a non fermarsi. Alcuni edifici sono crollati, altri sono compromessi e per questo è stato necessario procedere con l’evacuazione immediata” ha detto il sindaco Librizzi, parlando della situazione in cui versa Polizzi Generosa. “Siamo dotati di strumentazioni per monitorare l’area interessata dalla frana, e verrà installato un altro innovativo monitoraggio cronometrico per capire cosa la rottura può determinare” ha aggiunto.

Entrando nel merito della viabilità, Librizzi ha precisato come: “Questa frana ha coinvolto anche la sede stradale – via di fuga essenziale dall’autostrada – in un tratto che collega Palermo e Catania. Questo segmento è sotto osservazione, ed è stato interrotto il flusso circolatorio. Occorre continuare a lavorare per riconsentire il flusso di viabilità in sicurezza, che prevediamo possa essere fruibile a giugno”.

Prevenzione contro il dissesto idrogeologico

Il sindaco Librizzi, poi, ha fatto il punto su un tema, quello delle attività di prevenzione contro il rischio idrogeologico, che è stato più volte sollevato nel corso del dibattito: “Dentro uno scenario di fragilità intrinseca in cui versano i nostri territori, si aggiunge un aspetto che è quello dello spopolamento, uno smarrimento del rapporto con la terra. Si è costruito male e con noncuranza del territorio negli anni passati. Le risorse da destinare, in tal senso, devono essere di prevenzione, prima ancora degli interventi emergenziali di ripristino”.


Un tema, quello della cultura della prevenzione, sollevato anche dai due esperti geologi siciliani Fabio e Alessandro Torre, membri del parterre pomeridiano al Teatro Griffo. La necessità di costruire una “macchina della prevenzione efficiente” che preveda un “monitoraggio continuo del territorio, con strumenti e tecnici specializzati in grado di agire in e per tempo” appare come la soluzione ideale per fronteggiare la minaccia idrogeologica secondo Alessandro Torre, che ha aggiunto: “Il territorio evolve, noi lo antropizziamo e spesso non teniamo conto degli equilibri che esso richiede per poter vivere in serenità. Quando gli eventi metereologici diventano estremi, si hanno delle problematiche che poi diventano inevitabili”. LA SITUAZIONE A PETRALIA SOTTANA E LE INCHIESTE QDS SUL DISSESTO IDROGEOLOGICO. CONTINUA LA LETTURA

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