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Mafia, Giovanni Riina resta al 41 bis. I giudici: “Persona estremamente pericolosa”

Mafia, Giovanni Riina resta al 41 bis. I giudici: “Persona estremamente pericolosa”

Decisione del tribunale di Roma che arriva dunque dopo una serie di considerazioni che fanno riferimenti ai collegamenti esistenti con il mondo esterno al carcere, anche e soprattutto per la figura di secondogenito di Totò Riina.

Giovanni Riina resta al 41 bis perchè, secondo i giudici, è ancora “una persona estremamente pericolosa”. Questa la decisione del tribunale di sorveglianza di Roma, che conferma ulteriormente la misura del carcere duro per il figlio del boss di Cosa Nostra. In carcere dal 1996, l’uomo sta scontando l’ergastolo per tre omicidi avvenuti tutti a Corleone nel 1995.

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Palermo, Giovanni Riina resta al 41 bis. La sentenza da Roma

Una decisione confermata dunque nei confronti di Giovanni Riina, figlio ed erede del superboss Totò, morto nel 2017 ma rimasto “un punto di riferimento” all’interno dei numerosi ambienti di mafia. La decisione del tribunale di Roma arriva dopo una serie di considerazioni che fanno riferimenti ai collegamenti esistenti con il mondo esterno al carcere, anche e soprattutto per la figura di secondogenito di Totò Riina.

Inoltre, viene evidenziato nella scelta come Giovanni Riina sia ancora una “persona estremamente pericolosa, la cui capacità di mantenere collegamenti con l’associazione criminale non è certamente venuta meno”. Il tutto, ispirandosi “alle più consolidate tradizioni storiche dell’associazione criminale”, visto che “l’esercizio del potere risponde sempre a canoni organizzativi”.