Mafia, ricordarne le vittime innocenti è un dovere civile - QdS

Mafia, ricordarne le vittime innocenti è un dovere civile

redazione web

Mafia, ricordarne le vittime innocenti è un dovere civile

sabato 21 Marzo 2020

Lo ha detto il sindaco di Palermo Orlando nella Giornata della Memoria e dell'Impegno. "Necessario fare memoria attiva". Fava, ricordare le vittime in difesa della dignità. Maria Falcone ringrazia Libera per il suo impegno

“Oggi come non mai, ricordare le vittime delle mafie è un dovere. Oggi come non mai è necessario fare memoria attiva e ricordare chi ha perso la vita nel compimento del dovere o è rimasto vittima della violenza mafiosa per le sue scelte personali o anche chi, da semplice cittadino, è stato vittima innocente di una faida o di conflitto”.

Lo ha detto Leoluca Orlando in occasione della Giornata della memoria in ricordo delle vittime innocenti di mafia, che avrebbe dovuto vedere a Palermo in questi giorni alcune iniziative promosse dall’Associazione Libera, annullate per via dell’emergenza Coronavirus.

“In questi giorni così difficili – ha aggiunto Orlando -, stiamo tutti riscoprendo quanto sia importante poter guardare al futuro, poter avere modelli cui ispirarsi per sperare e per costruire un futuro migliore. E spesso, in Sicilia e in tutta Italia, questi modelli sono proprio coloro che nella loro vita hanno fatto scelte di libertà, di dignità, di professionalità. Persone, uomini, donne e, a volte, anche bambini e adolescenti, cui rimarremo sempre commossamente grati”.

Fava, ricordare le vittime in difesa della dignità

“In questo 21 marzo anomalo e faticoso, l’emergenza che stiamo vivendo non ci deve far dimenticare le vittime di mafia, uomini e donne caduti in difesa della dignità di tutti. A loro, oggi, va il nostro pensiero e la nostra gratitudine”.
Lo ha detto il presidente del commissione regionale antimafia Claudio Fava, figlio di Giuseppe Fava, il giornalista catanese ucciso dalla mafia nel 1984.

Maria Falcone, grazie a Libera per il suo impegno

“Voglio ringraziare don Ciotti e Libera per aver deciso di celebrare comunque, nonostante la terribile emergenza che stiamo vivendo, la Giornata della Memoria e dell’Impegno. Quest’anno non saremo in piazza, ma ciascuno di noi dalle proprie case, attraverso i social, potrà dedicare un pensiero ai caduti di questa lunga guerra contro la criminalità organizzata. L’impegno non si ferma, lo sa bene don Ciotti che da anni lavora per far crescere la cultura della legalità anche attraverso la trasmissione della memoria”.

Lo ha detto Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone e presidente della Fondazione che del magistrato porta il nome, commentando la manifestazione organizzata da Libera nella giornata dedicata alla memoria e all’impegno, giunta alla XXV edizione.

“Mai come ora, in cui siamo tutti chiamati a fare la nostra parte per il bene comune, con senso di responsabilità, – aggiunge – è importante ricordare chi per la collettività e per il Paese ha sacrificato la vita. Eroi loro malgrado allora, come eroico è il comportamento dei tanti italiani che oggi, in questo terribile momento, stanno operando per tutti noi”.

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