“Questa terra sta cambiando. E’ evidente che non si puo’ mai abbassare la guardia sulla mafia perché e’ sempre presente nelle nostre istituzioni e nelle nostre societa’. Dopo l’omicidio Chinnici La Torre e Dalla Chiesa avvenuti tutti nel 1982 lo Stato ha reagito. Una per tutti la legge Rognoni La Torre approvata due mesi dopo questo eccidio. La legge che ha istituito il reato di associazione mafiosa e ha previsto norme durissime per i sequestri dei patrimoni dei boss mafiosi addirittura invertendo l’onere della prova, se sei mafioso lo devi dimostrare tu la liceita’ del tuo immobile andando, per c contro quello che e’ il principio di non colpevolezza della nostra costituzione. Nessuno ha alzato un dito per sostenere che fosse incostituzionale”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a Palermo a margine della commemorazione del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso Dalla mafia 41anni fa, assieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta, Domenico Russo.
Il governatore: “Regione sempre vigile”
“Questa legge vige ancora – ha proseguito Schifani – ha inferto colpi durissimi alla mafia, perché la mafia considera la tutela dei propri patrimoni un principio ineludibile e intoccabile. Invece in questo modo la mafia e’ stata colpita violentemente. Le catture, come l’ultima di Messina Denaro, fanno parte di un sistema repressivo da parte delle forze dell’ordine e della magistratura che sono riuscite ad individuare i veri capi antichi della mafia. Ora c’e’ una nuova mafia – ha aggiunto – sicuramente una mafia meno articolata come la Cupola. Ma c’e’ sempre e in particolar modo cerca di infiltrarsi nelle amministrazioni. Il nostro contrasto nella Regione Siciliana e’ sempre vigile e continuo e si batte anche per fare in modo che vi siano delle turnazioni all’interno della dirigenza per evitare che vi siano incrostazioni. Ho da dato delle direttive – ha concluso – per accelerare queste turnazioni all’interno dell’amministrazione regionale: uno dei principi cardine e’ quello di evitare che si stia troppo tempo allo stesso posto”.

