Sequestro finalizzato alla confisca dei beni: l'esito delle indagini dei carabinieri sull'esponente della criminalità organizzata del Messinese.
I carabinieri del comando provinciale di Messina hanno eseguito un decreto di sequestro beni, emesso dal Tribunale del capoluogo peloritano – Sezione Misure di Prevenzione su proposta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di un appartenente al clan famiglia barcellonese.
Ecco il bilancio dell’operazione.
Maxi sequestro al clan barcellonese
Il provvedimento scaturisce dagli accertamenti di carattere patrimoniale svolti dai carabinieri, che hanno consentito di documentare come il proposto, condannato in passato con sentenza definitiva per associazione mafiosa e coinvolto in più vicende giudiziarie quale affiliato alla criminalità organizzata barcellonese, avesse accumulato, nel tempo, un patrimonio risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati da lui e dai suoi familiari.
Per ultimo, il soggetto era stato arrestato in esecuzione della misura cautelare in carcere, il 22 febbraio 2022, nell’ambito dell’indagine condotta dai carabinieri sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Messina. Il blitz aveva disarticolato la riorganizzazione del gruppo mafioso di Longano, venendo poi condannato, il 3 febbraio scorso, con sentenza non definitiva, del Tribunale di Messina.
Il sequestro, finalizzato alla futura confisca dei beni, tutti intestati ai familiari del soggetto, riguarda un’abitazione e due terreni agricoli, situati nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto, per un valore complessivo stimato in circa 150.000 euro.
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