Dalla Sicilia a Viterbo: smantellata la mafia turca in Italia

Dalla Sicilia a Viterbo: smantellata la mafia turca in Italia e il giro del boss Baris Boyun

Marco Cavallaro

Dalla Sicilia a Viterbo: smantellata la mafia turca in Italia e il giro del boss Baris Boyun

Redazione  |
mercoledì 22 Maggio 2024

Accusato di finalità di terrorismo, attentato terroristico e omicidio tra le altre, Boyun è stato rintracciato a seguito di un'operazione tra le forze dell'ordine italiane e Interpol

Con l’ordinanza di custodia cautelare all’indirizzo di 18 persone di origine turca ma che vivono in Italia, Svizzera, Germania e Turchia, la procura di Milano ha smantellato una rete di criminalità organizzata guidata da Baris Boyun, presunto boss della mafia turca e tra i maggiori ricercati da Ankara.

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Accusato di finalità di terrorismo, attentato terroristico e omicidio tra le altre, Baris Boyun è stato rintracciato a seguito di un’operazione tra le forze dell’ordine italiane e Interpol in un appartamento di Viterbo, dov’era ai domiciliari. Da lì, il presunto boss turco continuava a dirigere tutte le operazioni tra Italia ed Europa.

Mafia turca in Italia: l’inchiesta e la figura di Baris Boyun

All’alba della mattina di mercoledì 22 maggio è scattata una maxi operazione tra Italia, Svizzera, Germania e Turchia. Al centro dell’inchiesta il presunto boss mafioso turco Baris Boyun, tra le persone maggiormente ricercate da Ankara. Le accuse, a vario titolo, sono di associazione con finalità terroristiche, associazione a delinquere aggravata da transnazionalità, detenzione illegale di armi, traffico internazionale di stupefacenti, omicidio e favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

Coinvolti centinaia di poliziotti tra Italia e Svizzera

Scattata nell’ottobre del 2023 dopo aver intercettato alcune persone in Svizzera, l’inchiesta è molto ampia e coinvolge centinaia di poliziotti tra Italia e Svizzera. Tra questi, è impegnata anche la squadra mobile di Catania, con la Sicilia coinvolta nel giro di Baris Boyun. Il presunto boss turco, (anche se ai domiciliari) proprio dall’Italia coordinava le sue azioni. Tra queste, troviamo l’ingresso clandestino dei migranti e alcuni omicidi ordinati, ma anche alcuni atti terroristici in Europa e, soprattutto, a Berlino.

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