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Magistratura, parte il concorso: in palio 450 posti, la GUIDA

Magistratura, parte il concorso: in palio 450 posti, la GUIDA
Corte dei Conti – magistratura – rendiconti e concorsi – foto da Imagoeconomica

Pubblicato il decreto del Ministero della Giustizia del 24 ottobre 2025, n. 83 con il quale è stato indetto il concorso per la Magistratura

Sulla Gazzetta Ufficiale 4° Serie, Sezione Concorsi ed Esami è stato pubblicato il decreto del Ministero della Giustizia del 24 ottobre 2025, n. 83 (testo in calce) con il quale è stato indetto il concorso per esami per 450 magistrati ordinari.

Requisiti di ammissione

Per partecipare al concorso sono richiesti i seguenti requisiti:

  1. cittadinanza italiana;
  2. esercizio dei diritti civili;
  3. condotta incensurabile;
  4. essere fisicamente idoneo all’impiego a cui aspira;
  5. essere in posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale sia stato eventualmente chiamato;
  6. non essere stato dichiarati per quattro volte non idoneo nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;
  7. essere in regola con il pagamento a mezzo PagoPA del diritto di segreteria;
  8. essere in possesso degli altri requisiti richiesti dalle  leggi vigenti.

Inoltre i candidati devono appartenere, senza possibilità di  cumulo delle  anzianità, in una delle seguenti categorie:

  • magistrati amministrativi e contabili;
  • procuratori dello Stato che non sono incorsi  in  sanzioni disciplinari;
  • dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
  • appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
  • dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che abbiano costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
  • gli abilitati all’esercizio della professione forense anche se non iscritti all’albo degli avvocati e, se iscritti all’albo degli avvocati che non siano incorsi in sanzioni disciplinari;
  • coloro i quali abbiano svolto funzioni di magistrato onorario per almeno sei anni senza  demerito, senza  essere stati revocati e  senza essere incorsi in sanzioni disciplinari;
  • laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore  a quattro anni.

Resta ferma la legittimazione alla partecipazione al concorso dei:

  • laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali;
  • laureati che abbiano conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione;
  • laureati che abbiano conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata almeno quadriennale e che abbiano concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o abbiano svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato, ai sensi di legge.

La domanda di partecipazione

I candidati dovranno inviare la domanda di partecipazione entro e non oltre il termine essenziale del 23 novembre 2025 per via telematica. Sarà necessario collegarsi al sito internet del Ministero della giustizia, e seguire il percorso partendo dalla voce Strumenti/Concorsi, esami, selezioni ed assunzioni, ed autenticarsi tramite SPID di secondo livello, ovvero carta di identità elettronica, oppure carta nazionale dei servizi. La domanda dovrà essere  redatta  compilando l’apposito modello messo a disposizione dei candidati. I candidati dovranno procedere al pagamento del diritto di segreteria tramite PagoPA.

Nella domanda i candidati dovranno dichiarare:

  1. cognome e nome;
  2. data e luogo di nascita;
  3. codice fiscale;
  4. cittadinanza italiana;
  5. di avere l’esercizio dei diritti civili;
  6. di essere di condotta incensurabile;
  7. di non avere riportato condanne penali e  di  non  avere  in corso procedimenti penali ovvero procedimenti per  l’applicazione  di misure di sicurezza o di prevenzione;
  8. di non avere precedenti giudiziari  tra  quelli  iscrivibili nel casellario giudiziale;
  9. di non essere a conoscenza di essere sottoposti ad  indagini preliminari;
  10. di non essere stati esclusi dall’elettorato politico attivo, destituiti ovvero licenziati o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento, oppure di non essere stati dichiarati decaduti da un impiego statale a seguito dell’accertamento che l’impiego stesso è stato conseguito mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile;
  11. di essere in posizione regolare nei confronti del  servizio di leva al quale siano stati eventualmente chiamati;
  12. di essere fisicamente idonei ad  esercitare  l’impiego;
  13. se, per disabilità o disturbi specifici di apprendimento, abbiano l’esigenza, ai sensi di legge, di essere assistiti durante le prove scritte, indicando, in caso affermativo, l’ausilio necessario in relazione alla propria disabilità o lo strumento compensativo in relazione al proprio disturbo, nonché l’eventuale necessità di tempi aggiuntivi;
  14. residenza
  15. i numeri telefonici di reperibilità;
  16. il luogo ove desiderano  ricevere  eventuali  comunicazioni relative al concorso qualora sia diverso da quello di  residenza;
  17. l’università presso la quale e’ stata conseguita la laurea in giurisprudenza e la data del conseguimento;
  18. l’eventuale precedente prima laurea, l’università dove è stata conseguita e la data del conseguimento;
  19. la categoria di appartenenza;
  20. la lingua straniera, oggetto del colloquio in sede di prova orale, scelta dalcandidatofraleseguenti:inglese,francese, spagnolo e tedesco;
  21. il versamento del diritto di segreteria.

Successivamente dovranno inviare la domanda di  partecipazione tramitelafunzionalitàdiinviopredisposta dal sistema.

La domanda non necessita di firma autografa da parte dei candidati.

A seguito dell’invio della domanda il  sistema invierà all’indirizzo e-mail indicato dal candidato la domanda di partecipazione ed un codice identificativo, comprensivo del codice a barre che dovrà essere stampato e conservato dal candidato per l’esibizione al momento della partecipazione alle prove scritte.

Le prove del concorso

I candidati dovranno affrontare una prova scritta ed una prova orale.

La prova scritta consisterà nello svolgimento di tre elaborati teorici aventi ad oggetto le seguenti materie:

  • diritto civile;
  • diritto penale;
  • diritto amministrativo.

Per la consegna i candidati avranno a disposizione 8 ore dalla dettatura della traccia.

Per la prova scritta icandidati potranno consultare i semplici testi dei codici, delleleggiedei decreti dello Stato, secondo le modalità cheverrannodeterminate nel decreto ministeriale che adotterà il diario della prova scritta.

Saranno ammessi alla prova orale i candidati che avranno ottenuto almeno 12 punti su 20 in ciascuna delle materie della prova scritta.

La prova orale avrà ad oggetto le seguenti materie:

  • diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;
  • procedura civile;
  • diritto penale;
  • procedura penale;
  • diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
  • diritto commerciale e fallimentare;
  • diritto del lavoro e della previdenza sociale;
  • diritto comunitario;
  • diritto internazionale pubblico e privato;
  • elementi  di  informatica  giuridica e di ordinamento giudiziario;
  • colloquio su una lingua straniera scelta  fra  le  seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Avranno superato la prova orale i candidati che avranno ottenuto non meno di 6 punti su 10 in ciascuna dellemateriedellaprovaoraleeungiudiziodi sufficienzanelcolloquiosullalinguastraniera prescelta.

In ogni caso è richiesta una votazione complessiva  non  inferiore a 108 punti nelle due prove.

Nella Gazzetta Ufficiale, 4ª Serie speciale Concorsi ed esami, del 10 marzo 2026 e sul sito del Ministero della giustizia verrà pubblicato il diario della prova scritta che si terrà dal 22 al 26 giugno 2026, nella sede, o nelle sedi che verranno comunicate.

La pubblicazione del diario avrà valore di notifica nei confronti di tutti i candidati.

I vincitori del concorso

I candidati dichiarati idonei all’esito del concorso saranno classificati in base al numero totale dei punti riportati e saranno nominati magistrati ordinari nei limiti dei posti messi a concorso e di quelli aumentati ai sensi di legge.