Makari, la magia dei faraglioni di Scopello vista dall'alto, il video - QdS

Makari, la magia dei faraglioni di Scopello vista dall’alto, il video

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Makari, la magia dei faraglioni di Scopello vista dall’alto, il video

Giuseppe Famà  |
venerdì 25 Febbraio 2022

Macari, divenuta famosa per l'omonima fiction Rai, esiste davvero ma i faraglioni che si notano spesso sullo schermo si trovano a Scopello

Chi guardando la fiction Rai Makari non ha avuto il desiderio di ammirare almeno una volta quel favoloso posto con la vista mozzafiato su quel letto di mare verde smeraldo impreziosito dagli enormi e suggestivi faraglioni? Non tutti lo sanno Makari, anzi Macari, esiste davvero in Sicilia, è una frazione di San Vito lo Capo in provincia di Trapani, tra l’altro meravigliosa, ma quei faraglioni che si notano nella fiction si trovano Scopello, non molto distante a dirla tutta da San Vito Lo Capo. Si tratta di una tonnara. C’è da dire che anche solo fermarsi li nei dintorni per mangiarsi un buon panino con quella vista divina, diventa cibo stellato.

Le origini

Ritornando alla location – la tonnara di Scopello è una delle più antiche di tutto il Mediterraneo risalendo addirittura al 1200. Di quella originaria struttura residuano le due sovrastanti torri probabilmente risalenti una al 1200 e l’altra al 1400. Quest’ultima però, che è un’opera dell’ingegnere fiorentino Camilliani, non fa parte del comprensorio della Tonnara. In origine il complesso della Tonnara era costituito dalla fabbrica limitrofa alla roccia e dalla torre realizzata per scopi difensivi oltreché per la funzione di avvistare il nemico. L’aristocratica famiglia Trapanese di San Clemente ne ebbe la concessione nel 1468 e ne conseguì un ampliamento che la portò ad assomigliare a quella che noi oggi vediamo.

La tonnara oggi

Oggi la costruzione comprende il “baglio”, la casa del custode della tonnara, i magazzini, la falegnameria, la loggia dove venivano appesi i tonni per le varie fasi della lavorazione, il forno del custode e lo scagno vale a dire il locale dove veniva retribuita la “ciurma”. La gestione poi, passando per i Gesuiti, giunse alla famiglia Florio che provvide a vari ammodernamenti e pure ad un significativo incremento del pescato. Chiaramente, naturalisticamente parlando, il luogo offre di più; Un mare splendido, i rumori armoniosi della fauna, i colori sgargianti della flora e i profumi costieri, fanno di questo una bellezza naturalistica iconica.

La vera Macari

Macari invece, quella vera, che si vede pure in vari episodi della fiction è un piccolo borgo marinaro così piccolo che lì tutti si conoscono e costituisce una frazione di San Vito lo Capo, località quest’ultima ben più nota essendo una gettonatissima meta turistica. Vi svelo una curiosità il nome Macari, che, come gran parte delle cose in Sicilia, deriva dal greco “μακαρ” (Makar), significa beato o felice. E infatti questo luogo paradisiaco, è beato e rende felici appena ci si giunge. Per cui, fidatevi, recatevi in Sicilia e visitate questi luoghi: sono potenti medicine per l’anima.

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