Se Sciascia fosse oggi vivo avrebbe 103 anni. E se dovesse adattare ad oggi la raffigurazione del Potere entrerebbe in confusione
Se Sciascia fosse oggi vivo avrebbe 103 anni. E se dovesse adattare ad oggi la raffigurazione del Potere, che magistralmente descrisse in Todo Modo, entrerebbe in confusione. Intanto il titolo del romanzo. Todo Modo viene da “todo modo para buscar la voluntad divina” espressione tipica di una cultura gesuitica rivolta alle elite della società. Abbiamo oggi al potere in Italia, intendiamo il potere politico e burocratico, un elite consapevole di esserlo e preparata per gestirlo?
O forse siamo entrati in un’altra definizione sciasciana, quella dei “quaquaraquà”, o degli “ominicchi”, escludendo per omofobia l’altra categoria, a voler essere caritatevoli. La rappresentazione del Potere oggi potrebbe essere “Malo Modo”, un fare male le cose, in maniera approssimativa, senza visione, costrutto e consapevolezza delle conseguenze. Nel libro simbologico sciasciano c’era una ricerca della verità, a portata di tutti, ognuno a modo suo. La verità era davanti a tutti, per cui nascosta come nel romanzo la lettera rubata di E. A. Poe. Oggi la verità non è più un problema che appassioni le masse, che non hanno più il Sol dell’Avvenire a rischiarare i loro cammini, ma la penombra che fa apparire buoni pure i pandori in beneficenza della Ferragni. Figuratevi il pubblico incanto della merce politica.
Sciascia che guardava criticamente, con cruda e tagliente amarezza, i modi di un tempo oggi li avrebbe profondamente rimpianti, rispetto al Malo Modo attuale.