Tenta di aggredire la moglie che si era nascosta in casa del nipote e, ubriaco, si è poi scagliato contro un carabiniere. La vicenda, accaduta nella zona in Piemonte di Verbano-Cusio-Ossola, è terminata con l’arresto di un sessantenne violento per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. Trattenuto nelle camere di sicurezza del comando provinciale del luogo nel piemontese, il giudice ne ha convalidato l’arresto.
Maltrattamenti a Caltanissetta, fermato un uomo nelle scorse ore
Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Riesi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Caltanissetta, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 36enne del posto. Nel provvedimento cautelare sono confluite le risultanze di un’attività investigativa avviata dai Carabinieri a seguito della denuncia presentata da una donna vittima di reiterate condotte violente e persecutorie poste in essere dall’ex compagno. n base agli elementi raccolti e confluiti nel quadro indiziario, l’indagato, non rassegnato alla fine della relazione sentimentale, avrebbe in più occasioni contattato la donna con il pretesto di un incontro chiarificatore. In una di queste circostanze, raggiunta la vittima all’interno della sua abitazione, l’uomo l’avrebbe aggredita fisicamente, costringendola altresì a subire atti sessuali, che avrebbe ripreso e documentato con il proprio telefono cellulare.
Il Giudice per le Indagini Patrimoniali presso il Tribunale di Caltanissetta, condividendo l’impianto probatorio posto a fondamento della richiesta di misura cautelare formulata dalla locale Procura della Repubblica, che coordina le indagini, ha quindi emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere per i reati di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni personali aggravate. Si precisa il procedimento è nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla Costituzione, per l’indagato vale il principio di presunzione di innocenza fino alla condanna definitiva.
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