Maltrattamenti alla nonna anziana, un arresto ad Aci Castello - QdS

Presa a schiaffi e minacciata con le forbici, nipote “da incubo” per un’anziana: scatta l’arresto

Presa a schiaffi e minacciata con le forbici, nipote “da incubo” per un’anziana: scatta l’arresto

Redazione  |
giovedì 13 Luglio 2023

Un caso di maltrattamenti in famiglia ad Aci Castello, in provincia di Catania. Vittima una donna di 85 anni.

I carabinieri hanno arrestato un 31enne di Aci Castello per maltrattamenti in famiglia ed estorsione ai danni dell’anziana nonna.

La Procura della Repubblica di Catania ha disposto per lui la misura cautelare della custodia in carcere. Il 31enne si trova quindi nel carcere catanese di Piazza Lanza.

Maltrattamenti ed estorsione alla nonna, la storia ad Aci Castello

Le indagini coordinate dal pool di magistrati specializzati sulla violenza di genere, in uno stato del procedimento nel quale non è ancora intervenuto il contraddittorio dell’indagato, hanno fatto luce sulle condotte abituali e reiterate del giovane nei confronti della nonna 85enne, che abitava nell’appartamento sopra il suo.

Il ragazzo, dedito verosimilmente all’assunzione di droga, avrebbe inizialmente lavorato come parrucchiere ma poi, vista la disponibilità della nonna ad accudirlo, avrebbe lasciato il lavoro per oziare e pretendere di essere “mantenuto” dalla parente, vedova e pensionata.

In tale contesto sarebbero maturati i maltrattamenti e le richieste estorsive che, nel corso degli anni, avrebbero subito una brusca impennata, tanto che l’anziana donna si è rivolta ai carabinieri chiedendo di essere “salvata” dal nipote.

Gli episodi di violenza e la denuncia

Il ragazzo, infatti, non si sarebbe più accontentato dell’aiuto economico offerto dalla nonna e, pressato dalle proprie dipendenze da alcool e stupefacenti, per convincerla a elargire somme sempre maggiori, avrebbe iniziato a picchiarla con schiaffi, calci e pugni, procurandole anche una ferita al sopracciglio.

L’anziana avrebbe raccontato ai carabinieri che in un’ occasione, il nipote le avrebbe lanciato contro delle forbici e l’avrebbe afferrata per il collo, sbattendola contro un armadio, mentre, in un altro frangente, al rifiuto della parente di farlo entrare in casa, avrebbe mandato in frantumi la vetrata della porta d’ingresso con un bastone per poi distruggere vari oggetti in casa.

Il quadro indiziario a carico del giovane, scaturito non solo dalle dichiarazioni della vittima ma anche dei testimoni, ha palesato una evidente e forte tensione che si sarebbe perpetrata da diverso tempo e che non potrebbe essere fronteggiata se non con la più afflittiva delle misure cautelari. In tale contesto, il gip ha, quindi, disposto che il 31enne fosse condotto in carcere in attesa del processo.

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