Manca il pronto intervento per animali, è polemica - QdS

Manca il pronto intervento per animali, è polemica

Pietro Vultaggio

Manca il pronto intervento per animali, è polemica

mercoledì 04 Agosto 2021


Scontro tra l’animalista Enrico Rizzi ed il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, che si difende: “L’Amministrazione comunale si è sempre spesa nella tutela degli animali e dei cani randagi”

TRAPANI – La goccia che ha fatto traboccare il vaso del silenzio, tra l’animalista Enrico Rizzi ed il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, sarebbe da imputare al ritrovamento, effettuato da Rizzi, di un cane in gravissime condizioni nelle campagne trapanesi. Il motivo scatenante della diatriba è l’assenza di un pronto intervento per il soccorso degli animali nel territorio comunale di Trapani.

“Gli agenti della sua polizia locale – ha scritto Rizzi – sono stati costretti a chiedermi di poter trasportare, con la mia macchina, il cane da un veterinario per totale assenza di un servizio obbligatorio per legge. Dovrebbe avere la dignità di dimettersi, anziché intascare ogni mese lo stipendio pagato da tutti noi. È quello che dovrebbe fare subito il ragionier Giacomo Tranchida”.
Non è tardata ad arrivare la risposta del primo cittadino: “Dalle notizie assunte è stato accertato dai vigili urbani e confermato dal veterinario, che sta cercando di curarlo, che il cane non è microchippato e dunque verosimilmente di proprietà di incivili che non lo hanno custodito, peraltro in una zona periferica e agricola della città. Nell’occasione si è registrato su facebook il diritto di critica di alcuni, che questo Sindaco, nella logica democratica, accetta, seppur non ne condivida il contenuto, essendosi l’amministrazione comunale sempre spesa nella tutela degli animali e dei cani randagi. Ma ciò che sconcerta è che, all’interno della bacheca così come sul mio profilo fb personale ed ancora su quello istituzionale del comune di Trapani, si sono registrati interventi che travalicano i limiti della continenza con una inutile denigrazione, trascendendo in attacchi personali gratuiti e diffamatori, diretti a colpire su un piano individuale la mia figura morale individuale e di uomo pubblico, trasformando una legittima occasione di confronto su un tema così importante e sentito in una inaccettabile tempesta di insulti, mortificando di fatto il nobile fine. Per questa ragione, è già stato dato mandato all’Ufficio Legale per predisporre una querela per diffamazione a mezzo stampa nei confronti degli autori dei commenti incriminati. Anticipo, come già fatto nel recente passato, che devolverò il risarcimento danni in sede civile in favore di associazioni animaliste che con grande serietà, impegno e sacrificio collaborano con gli enti locali”.

Arrivata anche la risposta di Andrea Vassallo, assessore del Comune alla Tutela Animali: “Intendo precisare che non sono stato informato del caso in oggetto, né io né i volontari animalisti che collaborano con il Comune, in quanto l’agente di Polizia Locale in servizio a quell’ora, nella concitazione e nella valutazione dell’emergenza, avrebbe preferito intervenire prontamente e personalmente, preoccupandosi più che altro di mettere in salvo il cane, con l’aiuto di Rizzi, piuttosto che di mettere in moto la macchina del soccorso (che lo scrivente, se avvisato, avrebbe senz’altro attivato). Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale non hanno a cuore la tutela degli animali? Niente di più falso. A tal proposito elenco alcuni dati del 2020: 5 verbali di contestazione per omessa iscrizione all’anagrafe canina; 7 ricezioni di denunce di smarrimento/rinvenimento di randagi con relativi verbali di restituzione al legittimo proprietario; 113 interventi di accalappiamento per il contrasto al fenomeno del randagismo e conseguente affido di cani; 19 verbali di ritrovamento e affido temporaneo di animali/cani; 120 interventi di animali rinvenuti sul territorio comunale con ricovero presso ambulatori di medici veterinari convenzionati; 250 sterilizzazioni circa tra cani e gatti; 270 adozioni di cani. Nel 2021, peraltro, le adozioni definite sono già circa un centinaio. Tanto dovevo per amor di verità nei confronti dei concittadini Trapanesi”.

Pietro Vultaggio

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