L'esecutivo sta valutando questa opzione anche per permettere una diminuzione del cuneo fiscale
In vista della Legge di Bilancio 2025 il Governo Meloni starebbe studiando un nuovo beneficio destinato ai lavoratori dipendenti. L’intervento potrebbe prevedere nello specifico la detassazione dei fringe benefit fino a un massimo 2000 euro non solo per i dipendenti con figli a carico (come già previsto per il 2024) ma per tutti. Il sottosegretario all’Economia Federico Freni ha recentemente specificato che la priorità dell’esecutivo è quella di avere a disposizione 25 miliardi per la Manovra. Proprio per questo non risulta ancora chiaro se tale bonus possa trovare conferma.
Bonus da 2000 euro per i dipendenti: cosa c’è da sapere
Nel caso in cui ci dovessero essere delle conferme, il bonus da 2000 euro per i dipendenti prevede prima di tutto un innalzamento del tetto unico di esenzione destinato a tutti i lavoratori. Nello specifico si tratta del fringe benefit, ovvero i compensi non monetari come beni o servizi che le aziende possono offrire ai dipendenti e che sono esentati dall’Irpef.
In questi ultimi giorni il Governo starebbe valutando un importo che spazia tra i 1500 e i 2000 euro esentasse. Una misura che permetterebbe sicuramente la diminuzione del cuneo fiscale e che di fatto consentirebbe anche un aumento dello stipendio netto in busta paga.
Bonus da 2000 euro per i dipendenti, tutto dipende dalle risorse per la Legge di Bilancio 2025
Su questo tipo di bonus al momento sono in corso delle valutazioni, ma è chiaro che solamente nel momento in cui l’esecutivo avrà una stima ben precisa delle risorse da poter impiegare per la Legge di Bilancio 2025 ci saranno delle certezze più specifiche in merito a questa misura. Tale certezza arriverà con la conclusione del Piano strutturale di bilancio (PSB), che sostituirà la Nadef.
All’interno di questo documento ci saranno i dati finanziari che metteranno il Governo nella condizione di comprendere quante risorse poter impiegare in questa Manovra. Ciò che risulta certo è che entro il 20 settembre la bozza della Manovra dovrà essere inviata a Bruxelles e ovviamente entro la fine dell’anno in corso risulta necessario che Camera e Senato approvino quella che sarà la nuova Legge di Bilancio entro il 31 dicembre 2024.
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