Cosa sapere tra assegno sociale, pensione minima e invalidità civile
Sono in molti coloro che si chiedono come cambieranno le pensioni nel 2025 una volta che il testo della nuova Manovra avrà superato l’iter parlamentare. Tuttavia ciò che adesso si sa con certezza è che in vista del nuovo anno è previsto un aumento degli importi per coloro che allo stato attuale vivono delle difficili situazioni con reddito basso. Si tratta di un adeguamento che deriva dalla rivalutazione annuale, che per il 2025 è stata fissata ufficialmente allo 0,8%, con l’obiettivo di adeguare gli importi al costo della vita.
Manovra 2025, l’aumento dell’assegno sociale
L’Assegno sociale, conosciuto anche come pensione sociale, rappresenta una prestazione fondamentale per coloro che, al raggiungimento dell’età pensionabile fissata a 67 anni, non hanno un reddito sufficiente per vivere dignitosamente. Oggi l’importo massimo di questa prestazione è pari a 534,41 euro mensili per 13 mensilità. A partire da gennaio 2025, con l’applicazione della rivalutazione dello 0,8%, l’importo mensile dell’assegno sociale salirà a 538,68 euro, corrispondenti a 7.002,84 euro annui.
Manovra 2025, la pensione minima
Allo stato attuale la pensione minima prevede un importo garantito di 598,61 euro mensili, equivalente a 7.781,93 euro annui, ma sempre grazie alla rivalutazione dello 0,8%, il trattamento minimo della pensione salirà nel 2025 a 603,39 euro mensili, per un totale di 7.844,07 euro annui. Tuttavia, c’è incertezza sulla possibilità che venga confermata anche per il prossimo anno la rivalutazione straordinaria del 2,7% prevista nel 2024, che porterebbe l’importo mensile a 619,65 euro. Per il momento la legge di Bilancio la prevede ma del 2,2%, con un incremento fino a 616,67 euro.
Manovra 2025, l’invalidità civile
Attualmente gli invalidi civili con una percentuale di invalidità pari o superiore al 74% percepiscono un assegno mensile di 333,33 euro, con un limite di reddito personale fissato a 5.725,46 euro. Nel caso di invalidità totale, ovvero al 100%, il limite di reddito è più elevato, pari a 19.461,12 euro. Dal prossimo anno, con la rivalutazione dello 0,8%, l’importo mensile della pensione di invalidità civile salirà a 336,00 euro.
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