Manovra Ars, aumentano i soldi per le mancette dei deputati

Manovra Ars, aumentano i soldi per le mancette dei deputati. In commissione solo emendamenti del governo

Antonino Lo Re

Manovra Ars, aumentano i soldi per le mancette dei deputati. In commissione solo emendamenti del governo

Simone Olivelli  |
mercoledì 24 Luglio 2024

All'Ars, dove si lavora alla manovra finanziaria estiva, la giornata si è conclusa con una conferma e una piccola novità

La torta è lievitata, anche se c’è chi assicura di non sapere – né tantomeno essere interessato a scoprire – le modalità con cui verrà divisa. All’Ars, dove si lavora alla manovra finanziaria estiva, la giornata di ieri si è conclusa con una conferma e una piccola novità. La prima è quella del passaggio in commissione Bilancio soltanto degli emendamenti al disegno di legge presentati dal governo, mentre per quelli dei deputati, che confluiranno in un unico maxi-emendamento da votare in blocco, si attenderà l’aula. La decisione segue l’indirizzo dato dalla presidenza di palazzo dei Normanni: cercare le condizioni affinché il tesoretto ricavato dal maggior gettito Irpef possa essere gestito in maniera più snella, evitando polemiche e casi mediatici.

La novità, invece, sta nella misura in cui ogni deputato potrà incidere nella definizione delle istanze da finanziare: fino alla scorsa settimana si credeva che la formula magica prevedesse intorno ai 300mila per ogni componente dell’opposizione e circa il doppio per gli esponenti della maggioranza. Ieri però è arrivata la notizia di un aumento delle somme che saranno a disposizione dei 70 onorevoli.

Il pozzo a Palagonia

La manovra finanziaria dovrebbe arrivare in aula la prossima settimana. Il valore nel complesso dovrebbe aggirarsi intorno ai 180 milioni di euro. Con un fascicolo di una cinquantina di pagine, il governo Schifani ieri ha proposto diversi emendamenti che – stando a quanto appreso dal Quotidiano di Sicilia – hanno ricevuto il via libera della commissione, salvo alcuni casi in cui gli stessi sono stati ritirati per una riscrittura che dovrebbe essere presentata in aula.

Tra le misure inserite dalla giunta regionale spiccano i 2,5 milioni di euro per mettere in sicurezza il pozzo San Sebastiano a Palagonia, da cui da oltre un mese sgorga acqua. In apparenza una manna dal cielo per parte degli agricoltori della piana di Catania alle prese con la siccità, ma dalle analisi è emerso il superamento delle soglie di contaminazione delle acque sotterranee. La Protezione civile ha indetto una manifestazione d’interesse per sondare il mercato delle imprese che operano nel settore, ottenendo soltanto la disponibilità di una ditta foggiana. “Il commissario delegato, viste l’indagine di mercato e la peculiarità dell’intervento, considerata l’urgenza e la immediata disponibilità a intervenire da parte della Bonassisa Drilling company, nonché anche la difficoltà di reperire materie prime e componenti nel periodo estivo, ritiene che per l’intervento in questione si possa ricorrere all’affidamento diretto”, si legge in una relazione firmata dal dirigente generale della Protezione civile Salvo Cocina.

Gli altri emendamenti del governo

Tra le altre misure proposte dal governo c’è un’integrazione da 20 milioni di euro per l’assistenza ai disabili, anche se dall’assessorato hanno fatto sapere che per garantire i servizi previsti ne servirebbero altri 12. Mezzo milione, invece, è previsto per rimpinguare il capitolo del bilancio riservato alle spese di pubblicizzazione e pubblicazione di argomenti riguardanti la Regione Siciliana e di comunicazione da parte del presidente e degli assessori. Dovrebbero passare da due a sei milioni le somme destinate alla manutenzione urgente di immobili demaniali, mentre 670mila euro dovrebbero andare alle Terme di Acireale nell’intento di far compiere un passo in più verso l’uscita da una liquidazione che dura da troppo tempo. Previsti due milioni e mezzo per incrementare le risorse di Irfis destinate alle imprese femminili, giovanili e alle start up, mentre si aggira su 1,9 milioni la cifra da stanziare per sostenere la bonifica dall’amianto degli immobili di proprietà della Regione. In tema di bonifica, un milione e mezzo dovrebbe essere assegnato per finanziare interventi nei siti inquinati e altrettanto per la raccolta del percolato prodotto nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, dove a giugno un incendio è divampato facendo innalzare in maniera preoccupante il livello di diossine nell’aria.

La torta dei deputati

L’attenzione generale resta però rivolta alle iniziative che i deputati regionali decideranno di sostenere economicamente. Il tema è sempre lo stesso: ci sarà una nuova pioggia di mancette rivolte ai territori, magari quelli in cui è maggiormente radicato il consenso dei singoli onorevoli? Per scoprirlo bisognerà attendere la redazione del maxi-emendamento che l’aula esaminerà con un’unica votazione. Una strategia che di fatto servirà a blindare il testo. Al momento ciò che si può dire è che le cifre a disposizione dei singoli onorevoli dovrebbero aumentare rispetto alle prime previsioni: stando a fonti interne all’Ars, la cifra per i rappresentanti dell’opposizione dovrebbe passare da 300 a 500mila, ma c’è anche chi ipotizza che ci si potrebbe spingere fino a 750mila euro; mentre la somma destinata ai componenti della maggioranza supererà i 900mila euro. Tra questi ci sarà anche Ludovico Balsamo che, lasciato il gruppo di Sud chiama Nord, è transitato tra i Popolari e Autonomisti.

“Non possiamo confermare le cifre perché noi non ragioniamo di cifre ma di progetti. Come Movimento 5 Stelle posso garantire che non abbiamo concordato alcuna ripartizione analitica delle somme che verranno stanziate”, dichiara al Quotidiano di Sicilia il capogruppo cinquestelle Antonio De Luca. Dagli altri partiti, sia di maggioranza che di opposizione, arrivano indicazioni di senso opposto: “Tutti i gruppi, compreso il M5s, sono a conoscenza della misura in cui verrà ripartito il tesoretto, poi all’interno del singolo gruppo si può anche decidere di finanziare un’opera per un valore più elevato rispetto alla quota parte che spetta al deputato ma nel complesso le cifre sono quelle”.

Infine un ultimo nodo da sciogliere: tra i destinatari dei finanziamenti ci saranno anche le associazioni? Fino a qualche giorno fa era dato per certo che i beneficiari della manovra potessero essere solo i Comuni, adesso, però, questo convincimento sembrerebbe sul punto di vacillare.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017