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Manovra, il tempo stringe. Meloni cerca accordo in maggioranza, si discute sugli emendamenti

Sono sempre più ristretti i tempi per la modifica alla Legge di Bilancio che il Governo Meloni deve approvare entro la fine dell’anno per scongiurare l’esercizio provvisorio.

Mercoledì 7 dicembre la premier ha incontrato in riunione dei capigruppo della maggioranza per ribadire la necessità di velocizzare i lavori e organizzare una cabina di regia per riuscire finalmente a trovare la quadra sul testo definitivo.

Manovra, obiettivo ridurre emendamenti

In particolare, si cerca di capire come riuscire a sfoltire nel più breve tempo possibile la mole dei 3.104 emendamenti che sono stati presentati alla Camera.

Poco più di 600 sono le proposte provenienti dalla maggioranza. In particolare, il Governo cerca di individuare circa 400 emendamenti “prioritari” da valutare e che entro domenica 11 dicembre dovranno essere sottoposti al parere della Commissione Bilancio della Camera, la quale si dovrà esprimere sulla loro ammissibilità.

Risorse ristrette per le modifiche

Oltre alle tempistiche, sono ridotte anche le risorse che possono essere impiegate con gli emendamenti. I fondi a disposizione, infatti, non andrebbero ore i 400 milioni di euro.

Complessivamente il costo della manovra sarà di 35 miliardi di euro. Ben 21 di questi, così come ricordato a più riprese da Meloni e dal suo braccio destro all’economia, Giancarlo Giorgetti, saranno destinati al caro energia con sostegni famiglie e imprese.

Manovra, quali misure saranno toccate e quali no

Su alcune tematiche, comunque, l’esecutivo non sembra intenzionato ad accettare degli “sconti”. Tra le misure che certamente non saranno toccate figurano quelle sulla riforma del Reddito di Cittadinanza, l’innalzamento del tetto contante 5mila euro e il Superbonus 90%.

Potrebbero essere oggetto di modifica, invece, i provvedimenti relativi all’applicazione del limite 60 euro per il pagamento Pos, l’innalzamento delle pensioni minime, l’Opzione Donna e il congedo parentale.

Il ministro per la Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, in un’intervista rilasciata al Messaggero ha assicurato che la Manovra non sarà stravolta, ma che saranno comunque benvenute eventuali migliorie.