Ecco cosa cambierà dopo Quota 100 e tutte le opzioni sul tavolo per la manovra 2022.
La manovra 2022 è in fieri e dovrà intervenire sul rincaro delle bollette, sulla tassazione del lavoro, sui bonus a disposizione. Tra i punti focali, anche la riforma sulle pensioni in vista della scadenza di Quota 100 che non sarà rinnovata. È già polemica con la Lega, che esprime la sua riserva sull’opzione Quota 102 nel 2022 e Quota 104 sul 2023. Ecco cosa sono.
Quota 102, come potrebbe funzionare
Il meccanismo della nuova Quota 102 è lo stesso di Quota 100 che, dal 2019 al 2021, consente l’uscita dal mondo del lavoro a chi ha almeno 38 anni di contributi e un’età anagrafica di almeno 62 anni, senza alcuna penalizzazione.
Con la Quota 102, che potrebbe essere attivata fino al 2023, i lavoratori pensionabili diventerebbero tutti coloro che, con almeno 38 anni di contributi, hanno compiuto almeno 64 anni.
Quota 104 e le altre ipotesi
Dal 2023, si passerebbe a Quota 104, dando la possibilità di uscire dal mondo del lavoro a chi avesse compiuto almeno il 64esimo anno di età e avesse versato contributi per almeno 40 anni.
Anche la Cgil si oppone al nuovo scalone e all’obiettivo dello Stato di ridurre i pensionamenti. Altre ipotesi sono comunque sul tavolo, come l’Ape contributivo, su proposta del presidente dell’Inps Pasquale Tridico, che consentirebbe l’uscita anticipata da 63-64 anni con una penalizzazione dell’assegno fino al raggiungimento dei 67 anni.