La Bella: “Negli ultimi mesi picco di furti sui social e su WhatsApp” - QdS

La Bella: “Negli ultimi mesi picco di furti sui social e su WhatsApp”

Melania Tanteri

La Bella: “Negli ultimi mesi picco di furti sui social e su WhatsApp”

giovedì 15 Settembre 2022

Intervista a Marcello La Bella, dirigente del compartimento della Polizia postale per la Sicilia orientale: “Bambini sul web a 7-8 anni, il ruolo dei genitori è essenziale”

Un lavoro svolto, per lo più, dietro le quinte. Gli schermi in questo caso. Un’attività fondamentale per la sicurezza della popolazione e del Paese, aumentato a dismisura nell’era di Internet. Quello della Polizia postale è un lavoro sempre più fondamentale per la salvaguardia della popolazione, dei minori, delle imprese. E, in generale, per rendere contenere i rischi del web. Abbiamo intervistato Marcello La Bella, Dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni per la “Sicilia Orientale” per scattare una fotografia dell’attività dell’ultimo anno, capire quali sono i reati più diffusi e comprendere a quali rischi corra la popolazione, in particolare i più piccoli, sempre più esposti.

Il lavoro prezioso della polizia postale: come è andato il primo anno post pandemico? Sono aumentati i reati? Quale la fotografia scattata dal comparto Sicilia orientale?

“Purtroppo, con la pandemia, dal 2020 in poi si è registrato, rispetto agli anni precedenti, un forte aumento dei crimini commessi su internet e, soprattutto, di quelli i in danno dei minori anche con vittime minori dei 9 anni. Il 2021 ha confermato il trend di crescita dei reati informatici in generale, ed il primo semestre di quest’anno non accenna ad una diminuzione.
In Italia, infatti, nel periodo tra il primo agosto 2021 e il 31 luglio 2022 c’è stato un forte aumento degli attacchi informatici ed ai siti di particolare rilevanza, che sono raddoppiati passando da 4.938 a 8.814.
A questo costante andamento di crescita non si sottrae il territorio della Sicilia Orientale, con Catania, Messina, Ragusa e Siracusa. Anche qui i reati informatici, dopo i picchi avuti in piena pandemia, hanno comunque visto una crescita di denunce e segnalazioni”.

Quali sono i reati che maggiormente si riscontrano sul web?

“Numericamente i crimini maggiori sono le frodi, dalla semplice truffa on-line per poche decine di euro a quelle per parecchie migliaia di euro ai danni di imprese. Di recente stiamo assistendo alle truffe nel campo di presunti investimenti con vittime che hanno perso anche centinaia di migliaia di euro. Subito dopo le frodi, i numeri più alti si riferiscono a agli accessi abusi a sistemi informatici. Proprio negli ultimi mesi vi è stato un picco dei furti di account social e di messagistica quali WhatsApp”.

La crisi economica in atto potrebbe peggiorare la situazione? Mi riferisco a truffe, furti di identità, ecc.

“Una crisi economica potrebbe favorire la crescita di reati informatici che consentono guadagni illeciti. Tra l’altro sul web, ed in particolare nel “dark web”, si trovano sempre più spesso richieste di collaborazioni illecite da parte delle organizzazioni di cybercriminali. Arrivano perfino alla nostra mail, “mascherate” da offerte di lavoro. Molte persone, attratte da “facili” guadagni, potrebbero avviarsi verso attività delittuose”.

Quali sono le fasce di età più esposte ai pericoli del web?

“Ovviamente quelle dei bambini che già a 7, 8 anni iniziano a navigare sul web, sono completamente privi di consapevolezza sui rischi e per questo il ruolo dei genitori è essenziale. Ma in generale i minori in età preadolescenziale e gli adolescenti sono molto esposti ai pericoli derivanti soprattutto da adescamenti, pornografia minorile, revenge porn e sex extortion”.

Il lavoro della polizia postale: di chi e di quali strumenti si avvale? Il personale è sufficiente? Con chi collaborate in particolare?

“Il Compartimento Polizia postale della Sicilia orientale è composto da circa 80 poliziotti. Sfruttiamo le migliori tecnologie nel campo delle investigazioni informatiche, con il supporto del Servizio centrale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza dove a breve si avvierà la Direzione Centrale della Sicurezza Cibernetica e della Polizia Scientifica, un polo tecnologico per le investigazioni ad alta tecnologia. Avere più uomini, sarebbe sempre utile ma si deve considerare che per le nostre attività investigative occorrono grandi capacità e conoscenze informatiche e non è semplice ed immediato selezionare le risorse adatte. Anche se i poliziotti assegnati a questa Specialità della Polizia di Stato frequentano periodicamente corsi di alta specializzazione ed aggiornamento. Ad ogni buon fine, il personale attuale riesce, sebbene con grande sforzo, a fare fronte alla maggior parte delle numerose e crescenti esigenze. Le nostre indagini sono compiute in grande sinergia con le Procure, in particolare quelle Distrettuali, e con quelle per i Minorenni. Riceviamo segnalazioni da tantissimi utenti ed associazioni. In particolare, collaboriamo con l’associazione Meter di Don Fortunato Di Noto che invia tante segnalazioni di siti contenenti pornografia minorile”.

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