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Marsala, Consiglio comunale annulla il registro dei bambini mai nati

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Marsala, Consiglio comunale annulla il registro dei bambini mai nati

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mercoledì 04 Agosto 2021

La delibera modificava il regolamento cimiteriale sostituendo la definizione "prodotti abortivi", utilizzata per i feti partoriti prima della 28esima settimana dal concepimento, con "bambini mai nati"

Il Consiglio comunale di Marsala ha
annullato la delibera con la quale, circa un anno fa, aveva istituito il “registro
dei bambini mai nati
“.

Una delibera che era stata motivo di
polemiche e contro la quale, in novembre, fecero ricorso al Tar la Cgil e
l’Udi.

La delibera, che fu proposta
dall’allora consigliera comunale Giusy Piccione (centrodestra), modificava il
regolamento cimiteriale sostituendo la definizione “prodotti
abortivi”, utilizzata per i feti partoriti prima della 28esima settimana
dal concepimento, con “bambini mai nati”, ed istituiva un registro
sul quale annotare un nome di fantasia per il feto.

Individuando, inoltre, uno spazio
cimiteriale destinato alla sepoltura, con un cippo che recava il relativo
numero assegnato nel registro.

Adesso, quella deliberata è stata annullata su proposta del consigliere comunale Piero Cavasino, del movimento “Liberi”, il gruppo politico di riferimento del sindaco Massimo Grillo. La decisione del Consiglio comunale di Marsala è stata accolta con soddisfazione da Valentina Villabuona, presidente dell’assemblea provinciale del Pd, e da Giuliana Zerilli, della direzione provinciale dello stesso partito, che hanno commentato: “Ad un anno da un colpo di mano indecente di fine mandato che nello stupore collettivo ha visto il Consiglio comunale di Marsala istituire il registro dei bambini mai nati, grazie al lavoro delle associazioni femminili e della Cgil, alla mobilitazione di uomini e donne e al buon senso di Piero Cavasino e dei consiglieri e delle consigliere che hanno ritenuto la delibera lesiva delle leggi in materia di aborto e del diritto delle donne all’autodeterminazione, il Consiglio ha annullato una delibera brutta, medievale e offensiva.

Lo avevamo detto in una piazza Loggia piena di cittadine e cittadini e va sempre ribadito, la 194 non si tocca e noi la difenderemo sempre”.

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