Studenti protestano a Marsala, "Facciamo lezione negli spogliatoi" - QdS

Studenti protestano a Marsala, “Facciamo lezione negli spogliatoi”

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Studenti protestano a Marsala, “Facciamo lezione negli spogliatoi”

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mercoledì 13 Ottobre 2021

Sedici aule dell'istituto "Abele Damiani" sono inagibili e restano tali nonostante i tanti appelli del preside. Gli alunni: "Le scuole crollano, gli studenti no!".

La vicenda dell’inagibilità delle 16 aule dell’istituto agrario e alberghiero “Abele Damiani” di Marsala, sta assumendo sempre più un volto preoccupante. Gli studenti hanno avviato tre giorni di proteste ad oltranza, davanti l’ingresso della sede centrale di via Trapani, con cartelloni contro l’ente provinciale. “Le scuole crollano, gli studenti no!”, “A scuola sì, ma non così” sono alcuni dei manifesti che gli studenti che guidano la protesta di centinaia di coetanei dell’Agrario, hanno affisso nei cancelli della scuola. 

Gli appelli del preside inascoltati

Il dirigente scolastico Domenico Pocorobba, aveva scritto già da giugno scorso alle istituzioni – Libero Consorzio Comunale di Trapani, Prefetto, assessore regionale e istituzioni scolastiche regionali, sindaco di Marsala – al fine di trovare delle soluzioni per l’impossibilità di utilizzare le 16 aule. Il preside aveva anche fatto svolgere una perizia alle 16 aule, da cui era emerso la possibilità di poterle riutilizzare nel breve tempo possibile. Ma così non è stato. Da qui le soluzioni alternative: ovvero fare lezioni negli spogliatoi della Palestra peraltro non utilizzabile, usare le stanze del Convitto dove dovrebbero dormire un 40 studenti per 5 camere (con diversi studenti che non ne possono naturalmente usufruire) e altre aule presenti nella vicina Facoltà di Enologia. 

“Il preside è con noi in questa protesta, ci sostiene e vorrebbe evitare questa incresciosa situazione. Così è impossibile lavorare in condizioni normali, peraltro in classi-pollaio in una pandemia ancora in corso. Chiediamo alle Istituzioni, in primis alla Provincia, di intervenire repentinamente per risolvere questa assurda vicenda”. 

L’ex Provincia peraltro, tramite il Commissario Straordinario Raimondo Cerami, nei giorni scorsi si è scagliata duramente contro il Preside in una nota ufficiale, affermando che il Preside del “Damiani” ha disatteso quanto previsto dall’Ente, che insiste per ridistribuire gli studenti tra Convitto e locali dell’Università di Enologia. 

Ma nei fatti il Convitto è essenziale per garantire la permanenza degli studenti fuori sede, che ne hanno fatto regolare richiesta e ne hanno quindi pieno diritto.

Claudia Marchetti

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