Maturità 2022, studenti ucraini esonerati dall'Esame di Stato: l'ordinanza che divide - QdS

Maturità 2022, studenti ucraini esonerati dall’Esame di Stato: l’ordinanza che divide

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Maturità 2022, studenti ucraini esonerati dall’Esame di Stato: l’ordinanza che divide

Salvatore Rocca  |
martedì 07 Giugno 2022

Si tratta del contenuto dell'ordinanza firmata dal ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, che "agevola"

È diventato un vero e proprio caso la firma dell’ordinanza del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, che prevede che permette agli studenti ucraini giunti in Italia a seguito dell’invasione dell’ex Paese sovietico da parte delle truppe russe del 24 febbraio di essere ammessi alle classi successive anche in assenza di requisiti.

La stessa prevede, inoltre, l’esonero dei ragazzi dagli Esami di Stato.

Cosa dice l’ordinanza

L’ordinanza è stata pubblicata lunedì 6 giugno sul sito del Ministero dell’Istruzione ed è declinata in 9 articoli che elencano quali specifiche misure debbano essere osservate da docenti e consiglio di classe al fine di provvedere alla “valutazione finale” degli scolari.

L’ordinanza chiarisce immediatamente che, per quanto riguarda gli scrutini delle “classi intermedie del primo e del secondo ciclo”, la valutazione dovrà essere effettuata prendendo in considerazione l’impatto psicologico e il livello delle competenze linguistiche in lingua italiana degli alunni.

Il contesto della guerra

Sempre in questo contesto, andrà considerata la “complessità del processo di apprendimento” che gli alunni hanno maturato in relazione al contesto del conflitto in Ucraina e all’emergenza umanitaria.

Nel corso dell’anno scolastico successivo, inoltre, le istituzioni scolastiche dovranno dare ulteriore supporto ai ragazzi attraverso la messa in atto di attività in grado di porre gli studenti in condizione di perseguire gli obiettivi finali.

L’esonero dall’Esame di Stato

Per quanto riguarda, invece, gli Esami di Stato, per gli studenti e le studentesse che non siano in grado di sostenere le prove scritte e orali in lingua italiana verrà deliberato l’esonero.

A questi ragazzi, il consiglio di classe rilascerà semplicemente un attestato di credito formativo che, per gli studenti della terza classe della scuola secondaria di primo grado, servirà da lasciapassare per provvedere all’iscrizione della scuola secondaria di secondo grado.

Supporto o favoritismo?

Sono numerose le reazioni, in particolare attraverso i social network, da parte chi sta duramente contestando la norma approvata dal Ministero. C’è chi si è già espresso parlando di “discriminazione” nei confronti dei giovani studenti italiani.

Altri invece, si domandano perché il Dicastero non abbia pensato ad affidare gli scolari a docenti di lingua ucraina durante il percorso scolastico di questi mesi in Italia.

In tale ottica, sarebbe stato possibile far sostenere l’Esame di Stato prestando fede ai programmi ministeriali osservati in Ucraina prima dello scoppio della guerra? Domanda che, molto probabilmente, non vedrà risposta.

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