Per accedere all’Esame di Stato è obbligatorio aver svolto i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento o attività assimilabili.
Per il 2025 l’Esame di Stato mantiene l’impostazione dello scorso anno: due prove scritte nazionali, un colloquio orale pluridisciplinare e una terza prova prevista soltanto in casi specifici. Restano invariati anche la composizione della commissione e i criteri di valutazione, così come le modalità di attribuzione del credito scolastico.
La prima prova scritta: competenze linguistiche e riflessione critica
Il primo appuntamento per i maturandi è fissato per mercoledì 18 giugno 2025 alle ore 8:30. La prova, identica per tutti gli istituti a livello nazionale, punta a verificare la padronanza della lingua italiana (o di quella utilizzata per l’insegnamento) e le capacità argomentative e critiche dello studente. Le tracce proposte dal Ministero coprono una pluralità di ambiti, dall’artistico al scientifico, permettendo ai candidati di scegliere quella più vicina alle proprie competenze e interessi.
Seconda prova scritta: focus sulle discipline d’indirizzo
La seconda prova è diversa per ciascun percorso scolastico e riguarda una o più discipline caratterizzanti. Il Ministero ha già indicato, con apposito decreto, le materie oggetto d’esame, nonché quelle affidate ai commissari esterni. Negli istituti professionali, la seconda prova assume una forma integrata e si basa sulle competenze in uscita, con la possibilità per le commissioni di personalizzare le tracce sulla base del percorso formativo attivato.
Terza prova solo in casi specifici
Una terza prova scritta è prevista unicamente in determinati contesti, tra cui i percorsi ESABAC, le sezioni con opzione internazionale, le scuole delle province autonome di Trento e Bolzano, nonché le scuole con lingua d’insegnamento slovena o bilingue del Friuli Venezia Giulia.
Colloquio orale: interdisciplinarità e orientamento
Dopo le prove scritte, gli studenti affrontano il colloquio orale. La prova si apre con uno spunto iniziale scelto dalla commissione (testo, documento, esperienza o progetto) e si sviluppa in modo interdisciplinare. Oltre a verificare le conoscenze acquisite, il colloquio valorizza le esperienze personali, l’educazione civica e i percorsi di competenze trasversali (PCTO), anche attraverso la presentazione di una relazione o di un elaborato multimediale. Viene inoltre richiesto l’uso della lingua straniera.
Il ruolo del Curriculum dello studente e del documento del Consiglio di classe
Durante il colloquio, la commissione prende in considerazione sia il Curriculum dello studente, che raccoglie le esperienze scolastiche e formative, sia il documento del Consiglio di classe, pubblicato entro il 15 maggio. Quest’ultimo fornisce una guida fondamentale per la personalizzazione dell’esame, elencando contenuti, obiettivi e temi significativi delle singole discipline.
Credito scolastico e comportamento: incidenza sul voto finale
Il credito scolastico può contribuire sul voto finale. A partire da quest’anno, è possibile ottenere il punteggio massimo nella fascia di merito solo se il voto di comportamento è almeno pari a nove decimi. In caso di comportamento valutato con sei decimi, è prevista la presentazione di un elaborato critico su cittadinanza attiva e solidale.
Composizione della commissione d’esame
La commissione d’Esame è composta da sei membri più il presidente: tre docenti interni e tre esterni, con il presidente proveniente da un’altra scuola. Le discipline affidate ai commissari esterni sono state indicate in un decreto ministeriale già pubblicato.
La valutazione: punteggio e soglia per il superamento
Il voto finale dell’Esame di Stato è espresso in centesimi. Si articola in quattro componenti principali: massimo 40 punti per il credito scolastico, 20 punti per ciascuna delle due prove scritte e altri 20 per il colloquio. In casi particolari la commissione può attribuire fino a cinque punti bonus. Il punteggio minimo per il superamento dell’Esame è 60/100, mentre per il massimo, pari a 100/100, è prevista la possibilità della lode.
Obbligatorietà dei PCTO per l’ammissione all’Esame
Per accedere all’Esame di Stato è obbligatorio aver svolto i Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento o attività assimilabili, come tirocini, apprendistati, volontariato o esperienze di lavoro, purché svolte sotto la guida di un tutor o di un responsabile formativo.