Aggiornamento, innovazione, formazione e umanizzazione: queste le parole chiave che hanno fatto eco durante l’11esima edizione del Congresso di Chirurgia Endo-Ginecologica del Mediterraneo, tenutasi dal 30 settembre fino al 3 ottobre tra Garibaldi Nesima e Four Point by Sheraton di Catania. Incontri di formazione e informazione voluti e realizzati dal professore Giuseppe Ettore, direttore del Dipartimento Materno-Infantile Arnas Garibaldi, e altresì presidente della Fondazione “Salute e Cultura”.
Congresso di Chirurgia Endo-Ginecologica del Mediterraneo a Catania
Incontri in cui la ginecologia internazionale ha occasione di unirsi e dibattere sulle più grandi sfide di oggi in materia. Un programma ricco di corsi, sessioni live, sessioni scientifiche, keynote lecture, symposium con 151 ospiti di cui 22 relatori stranieri, 77 relatori italiani, 66 moderatori e 300 partecipanti. I focus discussi durante l’Opening Ceremony dello scorso 2 ottobre sono stati l’endoscopia tra ieri e oggi, la medicina evoluzionistica e l’endometriosi, nonché l’importanza della multidisciplinarietà per l’approccio alla salute femminile. La serata è stata arricchita dagli interventi dei più importanti esperti in materia come Alberto Mattei, presidente nazionale SEGi (Società Italiana Endoscopia e Ginecologia) e Paolo Vercellini, professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia dell’Università degli Studi di Milano, con la moderazione di Francesco Santocono.
Non sono mancati i saluti istituzionali da parte del rettore dell’Università di Catania, il professore Enrico Foti, il quale ha ribadito la partecipazione attiva dell’Università, sottolineando quanto la missione nella formazione di medici e professionisti miri a sviluppare un sapere che sappia farsi servizio al territorio e alla comunità, nonché la sempre maggiore attenzione verso l’empatia, dimostrata dall’ambiente medico, che porta a una dimensione più completa e umanizzata delle cure che non sono mai solo medico-chirurgiche: “La medicina è davvero completa – spiega con enfasi il rettore Enrico Foti – solo quando diventa alleanza tra competenza e compassione, tra sapere e ascolto, tra progresso e umanità“. Prosegue poi rimarcando l’importanza delle donne nel campo scientifico e della loro testimonianza come pazienti: “Ogni volta che una giovane donna sceglie di intraprendere un percorso di studi in medicina o scienze della salute, ogni volta che una paziente trova ascolto e riconoscimento nella propria esperienza, ogni volta che la ricerca scientifica si traduce in una cura meno invasiva e più rispettosa, noi compiamo un passo avanti verso una società più giusta”.
I saluti istituzionali, supportati dalla gratitudine del professore Giuseppe Ettore, sono proseguiti poi con le autorità civili e militari presenti in sala tra cui il senatore Enzo Bianco, già Ministro dell’Interno ed ex sindaco di Catania, il deputato nazionale Francesco Ciancitto, nonché i deputati regionali Nicola D’Agostino, Giuseppe Zitelli, Giovanni Burtone e Ersilia Saverino.
Attenzione al percorso diagnostico e terapeutico
Nel corso della presentazione il professore Giuseppe Ettore ha espresso l’importanza del lavoro di squadra e il suo riconoscimento al team ospedaliero: “È un reparto che è cresciuto tanto nel campo dell’oncologia, dell’endometriosi, della patologia benigna dell’utero, nella procreazione assistita, nella diagnosi prenatale e nella gravidanza a rischio. Un sentito grazie al direttore generale, Giuseppe Giammanco; al direttore amministrativo, Carmelo Ferrara; e al direttore sanitario dell’azienda, Mauro Sapienza“. Uno speciale ringraziamento con grande ovazione del pubblico è andato infine al collega Armando Romeo, riferimento mondiale della “education and research” in chirurgia laparoscopica. Momento di grande interesse poi per l’anticipazione del PDTA endometriosi, il manuale per l’appropriatezza del percorso diagnostico e terapeutico redatto dal professore Ettore insieme ad altri colleghi. Anticipazione che si prefigge come un decisivo passo avanti per la Sicilia condiviso da tutto il pubblico.
A rimarcare il valore dell’innovazione tecnologica in chirurgia – con il costante e crescente ausilio della robotica e dell’intelligenza artificiale – è il dottore Alberto Mattei, il quale ha proseguito il dibattito con la lectio magistralis “L’endoscopia ginecologica oggi: da dove veniamo, dove siamo e dove stiamo andando”, portandoci in viaggio verso un excursus storico dalle origini dell’endoscopia fino agli sviluppi della chirurgia mininvasiva. Il dibattito scientifico è poi continuato con la relazione di Paolo Vercellini dal titolo “Perché avere le mestruazioni nel XXI secolo?”, il quale ha espresso considerazioni sulla fisiologia e sui meccanismi di patologia attraverso cenni di medicina evoluzionistica.
A concludere la serata, un momento dedicato all’endometriosi condotto dalla giornalista Valeria Maglia, con le toccanti testimonianze di alcune pazienti che lottano contro questa malattia spesso silenziosa ma assai complessa e devastante. Gran finale poi l’esibizione della danzatrice Sara Pappalardo “Sulle ali della Danza”.
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