Marco Mengoni, vincitore del Festival di Sanremo 2023, con la canzone “Due Vite”, ha raccontato di un disturbo che lo affligge: si tratta della dismorfismo corporeo. Il cantante ha confessato di soffrire di questa patologia in una recente intervista al settimanale Sette.
“È un problema di famiglia, ne hanno sofferto anche altre parenti strette di Mengoni: la mamma, la zia e forse anche la nonna” ha dichiarato il cantante vincitore di Sanremo con la sua canzone “Due Vite“. Ma di cosa si tratta? Cos’è la dismorfia corporea?
Il disturbo da dismorfismo corporeo fa parte dei disturbi ossessivo-compulsivi del DSM-5. Il disturbo è caratterizzato da una eccessiva preoccupazione per uno o più difetti corporei.
Questi difetti possono essere minimi o totalmente assenti ma vengono comunque percepiti come profondamente disturbanti.
Chi soffre di questo disturbo si definisce spesso brutto, anormale o deforme e la percezione di questi difetti è fonte di vergogna e disagio profondi. Le linee guida per il trattamento del disturbo da dismorfismo corporeo suggeriscono l’utilizzo di farmaci antidepressivi (SSRI) e strategie di intervento cognitivo comportamentale come la psicoeducazione, la ristrutturazione cognitiva, l’attivazione comportamentale e l’esposizione allo specchio.
In parole semplici, una persona che ha il dismorfismo soffre perché si vede brutta.
La persona si fissa su alcuni dettagli, su semplici caratteristiche del volto o del proprio corpo, considerandoli fonte di disagio. Si tratta di una eccessiva, persistente e problematica preoccupazione per alcuni difetti fisici corporei minimi o addirittura assenti.
Nonostante questo, il disagio associato ai presunti difetti fisici è molto alto. Di solito compare durante l’adolescenza, l’età media dell’esordio è 17 anni, e in molti casi non si diagnostica nemmeno. La dismorfofobia è presente in entrambi i sessi.
Le persone affette da questo disturbo cercano in tutti i modi di attenuare il senso di disagio e di angoscia che provano. Tendono a guardarsi continuamente allo specchio oppure fanno l’opposto, vogliono evitare completamente gli specchi. Provano a usare strategie per camuffare i presunti difetti fisici come l’uso eccessivo di cosmetici o coprendoli con vestiti o accessori. Nel peggiore dei casi evitano situazioni sociali e si isolano in casa. Tendono a chiedere continue rassicurazioni rispetto ai propri difetti fisici.