Messa in sicurezza della Sp 6, qualcosa si muove - QdS

Messa in sicurezza della Sp 6, qualcosa si muove

redazione

Messa in sicurezza della Sp 6, qualcosa si muove

mercoledì 03 Marzo 2021

Aggiudicato dall’Ufficio contro il Dissesto idrogeologico della Regione l’appalto per progettare gli interventi necessari a rendere l’arteria fruibile dopo il cedimento del muro di sottoscarpa di un tornante

VILLAROSA (EN) – Buone nuove per la messa in sicurezza del territorio. Il raggruppamento temporaneo di professionisti capitanato dalla Ph3 Engineering di Messina si è infatti aggiudicato l’appalto per progettare la messa in sicurezza della Strada provinciale 6 all’altezza del chilometro 7+500, lì dove, per una lunghezza di oltre quaranta metri, ha ceduto il muro di sottoscarpa di un tornante.

L’intervento, che è stato pianificato dall’Ufficio contro il Dissesto idrogeologico facente capo al governatore siciliano Nello Musumeci, servirà – in attesa di altre opere già programmate su questa arteria dal governo regionale con il “Piano strade” – a salvaguardare uno dei punti più critici dell’unico percorso che consente l’ingresso e l’uscita da Villapriolo, una popolosa frazione di Villarosa.

La Strada provinciale numero 6, inoltre, fino a oggi resta l’unica via di fuga dal Comune poiché la Ss 290 è stata chiusa sette anni fa a causa di alcune frane e si attende ancora il collaudo dell’Anas.

“Le risorse messe in campo dalla Struttura commissariale diretta da Maurizio Croce – hanno fatto sapere gli uffici regionali tramite una nota ufficiale – e le relative procedure avviate per consentire, a breve, anche l’avvio dei lavori, sono quindi un primo segnale tangibile dell’attenzione di Palazzo Orleans. Sulla scorta delle indicazioni che arriveranno dai progettisti, dovrà essere realizzata una nuova struttura di contenimento in cemento armato che restituisca solidità al curvone dissestato. Sarà, inoltre, necessario adottare le contromisure idonee a scongiurare che le infiltrazioni d’acqua possano nel tempo innescare nel terreno nuovi fenomeni di erosione”.

Un passo in avanti, dunque, in attesa di quegli interventi necessari a dare risposte ai residenti della zona e a chi per lavoro è costretto giornalmente a muoversi da e per Villapriolo. Si spera, adesso, che l’iter possa procedere nel più breve tempo possibile. Dare il via a questi interventi, infatti, consentirebbe non soltanto di mettere in sicurezza una zona su cui convergono gli interessi di molte persone, ma anche attivare l’economia locale tramite i cantieri e la creazione di opportunità di lavoro produttivo.

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