Crisi idrica a Messina, i problemi non accennano a diminuire - QdS

Crisi idrica a Messina, i problemi non accennano a diminuire

Lina Bruno

Crisi idrica a Messina, i problemi non accennano a diminuire

giovedì 18 Luglio 2024

Oggi a Fiumefreddo un sopralluogo per aumentare l’uso dell’acqua proveniente dal sistema di pozzi e gallerie “Bufardo”. Il sindaco Basile: “Stiamo cercando di trovare soluzioni tese a mitigare i disagi”

MESSINA – I disagi non accennano a diminuire ed è sempre più frequente ormai vedere anche nel centro cittadino le autobotti per il rifornimento dei condomini. I problemi della crisi idrica sono stati annunciati da ordinanze e appelli per una gestione oculata dell’acqua, ma affrontare questa criticità in alcune zone, specie a nord, dove da tempo ci sono carenze strutturali – su cui si sono programmati interventi – è ancora più complicato.

Questa mattina a Fiumefreddo di Sicilia è previsto un sopralluogo per verificare la possibilità di un aumento, per uso idro-potabile, del quantitativo d’acqua proveniente dal sistema di pozzi e gallerie “Bufardo”, utilizzata dalla città di Messina, ma anche da alcuni comuni del catanese. Dopo il sopralluogo di oggi si stabilirà come procedere, sentendo anche il Consorzio privato, che è titolare di una parte della concessione. Al momento, la fornitura idrica è suddivisa equamente tra uso idro-potabile e irriguo. Il sopralluogo era stata deciso nel corso del vertice che si è tenuto in prefettura martedì.

Il vertice, sembra, sia stato voluto dal presidente della Regione Renato Schifani dopo la richiesta avanzata dal sindaco di Messina Federico Basile nel corso dell’incontro con tutti i soggetti attuatori del Piano per l’emergenza idrica, che si è svolto la scorsa settimana a Palazzo d’Orleans.

“Già a febbraio – ha spiegato il sindaco Basile – , ben prima della dichiarazione dello stato di emergenza regionale, abbiamo avviato un dialogo con la prefetta Cosima Di Stani per identificare soluzioni efficaci al fine di mitigare i disagi derivanti dalla carenza idrica”. “L’incontro – ha proseguito Basile – che ho richiesto di concerto con la cabina di regia per l’emergenza idrica, ci ha consentito di aprire il confronto su un’ulteriore azione”.

Al tavolo prefettizio erano presenti, oltre al sindaco, i rappresentanti di Amam Spa, di Siciliacque e i dirigenti generali dei dipartimenti regionali del settore Tecnico (Duilio Alongi), agricoltura (Dario Cartabellotta), acqua e rifiuti (Arturo Vallone), Autorità di bacino (Leonardo Santoro) ma anche i capi degli uffici del Genio civile di Messina (Santi Trovato) e Catania (Gaetano Laudani). Segno della grande attenzione del governo regionale e, in particolare, del presidente Schifani per la città di Messina, secondo Alongi, con l’obiettivo di individuare una soluzione nel più breve tempo possibile.

“Abbiamo posto la possibile turnazione – ha aggiunto Basile – delle risorse idriche tra usi idropotabili e irrigui, in modo da garantire una ragionevole distribuzione dell’acqua disponibile. La prefetta si è riservata di fissare un ulteriore incontro per ascoltare anche i consorzi irrigui della Valle dell’Alcantara, per avere una visione più completa delle esigenze e delle possibili soluzioni da adottare”.

Il sopralluogo dovrà verificare la fattibilità tecnica presso le fonti di captazione; intanto Siciliacque ha evidenziato anche al tavolo prefettizio l’impossibilità di fornire ulteriori risorse idriche a causa della persistente scarsità di acqua disponibile. “Stiamo percorrendo – ha concluso Basile – tutte le strade possibili per trovare soluzioni tese a mitigare i disagi di quella parte di cittadinanza che soffre maggiormente per la carenza idrica”. Basile, intanto, deve fare fronte alle polemiche sulla gestione di questa crisi e alle proteste dei cittadini che segnalano ogni giorno disservizi alle Municipalità.

In un documento il Coordinamento provinciale del Pd sottolinea che parlare di “emergenza” “è più che inappropriato, se è vero che da gennaio le indicazioni degli esperti e di Siciliacque prevedevano un’imminente crisi. Non essersi preparati è da irresponsabili e per questo riteniamo fondamentale che chi non ha saputo né programmare né gestire non possa stare più al proprio posto, sottovalutando il problema, non ricercando né le nuove fonti né le perdite della rete di distribuzione”.

Nella seconda parte del documento, però, i toni cambiano e si dà notizia dell’insediamento di un Tavolo permanente sulla crisi idrica, che coinvolge oltre il Coordinamento provinciale, la deputazione regionale e nazionale, i rappresentanti del partito in Consiglio comunale e delle circoscrizioni, insieme ad esperti e a figure competenti.

La seconda parte del documento riporta: “Intendiamo offrire alla comunità messinese proposte praticabili, che possano lenire la situazione esistente e, soprattutto, immaginarne una gestione a medio termine. Il Partito Democratico ribadisce la propria disponibilità a collaborare, ma a partire da una grande operazione trasparenza e verità, ben lontana dalla strategia comunicativa dell’Amministrazione Basile – De Luca, che preferisce mistificare la realtà nascondendo alla popolazione la vera portata della crisi idrica.”

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