L’Autorità ha già avviato iniziative di sua competenza.
“Anche in casi di vicende di assoluto interesse pubblico, riguardanti persone che si sono macchiate di crimini orribili, la pubblicazione integrale di referti, o la diffusione di dettagli particolareggiati presenti nelle cartelle cliniche relativi a patologie, non appare giustificata“.
E’ quanto ribadisce il Garante per la Privacy, Pasquale Stanzione, che richiama l’attenzione di media, siti web e social media al rigoroso rispetto del principio di essenzialità fissato dalle Regole deontologiche per l’attività giornalistica, aggiungendo che “l’Autorità ha già avviato iniziative di sua competenza”.