Il giudice per l’udienza preliminare di Palermo ha indicato la condanna per Martina Gentile, figlia dell’insegnante Laura Bonafede e amante storica di Matteo Messina Denaro, accusata di favoreggiamento al boss e procurata inosservanza della pena.
Lo scorso febbraio, la condanna alla madre con l’accusa di associazione mafiosa: “Non è di certo minimamente credibile che il latitante notoriamente più pericoloso e più ricercato d’Italia, abbia condiviso importantissimi segreti per Cosa nostra, ovvero non solo la sua collocazione ma anche i suoi spostamenti; le sue precarie condizioni di salute e le questioni di natura mafiosa sino a raccogliere il suo testamento ricevendo le direttive sul dopo con una persona non affiliata, solo perché ad essa legata affettivamente“, questa la motivazione della sentenza.
Messina Denaro, condanna per favoreggiamento a Martina Gentile
Il gup ha condannato Martina Gentile a 4 anni e 8 mesi e un anno di libertà vigilata. L’accusa è, come già specificato, di favoreggiamento nei confronti di Matteo Messina Denaro, ex superlatitante arrestato a Palermo nel gennaio 2023, e procurata inosservanza della pena.
Il pm aveva richiesto per la donna – anche lei insegnante come la madre – una condanna a 8 anni di carcere.
Le accuse
Secondo l’accusa, Martina Gentile avrebbe fatto attivamente parte della rete di fiancheggiatori di Messina Denaro e, in particolare, avrebbe gestito per un periodo le comunicazioni dell’allora ricercato boss con la famiglia ed esponenti della criminalità organizzata. Gli inquirenti sostengono che la donna sia stata “come una figlia” per l’ex superlatitante, al quale era legatissima.
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