Martina Gentile arrestata, "come una figlia" per Messina Denaro

Col passeggino a consegnare “pizzini” per Messina Denaro: arrestata Martina Bonafede

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Col passeggino a consegnare “pizzini” per Messina Denaro: arrestata Martina Bonafede

Redazione  |
martedì 05 Dicembre 2023

La giovane, figlia della maestra-amante del boss, sarebbe stata descritta "come una figlia" dall'ex superlatitante. Ecco di cosa è accusata.

Martina Gentile, figlia della presunta amante di Matteo Messina Denaro Laura Bonafede, è stata arrestata: avrebbe fatto anche lei parte della grande rete di “protezione” del boss durante la sua latitanza.

Il nome della giovane – classe 1992 – era già apparso più volte nel corso delle indagini sulla latitanza del boss di Castelvetrano, arrestato dopo un blitz alla clinica “La Maddalena di Palermo a gennaio e deceduto lo scorso settembre a causa di un tumore. Per i pm sarebbe stata “uno degli ingranaggi indispensabili del sistema di comunicazione ingegnato dal latitante”.

Martina Gentile arrestata, il rapporto con il boss

Secondo una prima ricostruzione, Matteo Messina Denaro avrebbe fatto riferimento alla giovane Gentile per coprire la sua lunga latitanza, specialmente negli ultimi anni. Lo testimonierebbero diversi “pizzini” e appunti ritrovati dopo l’arresto dell’ex capomafia e anche le tracce di presunti incontri tra i due.

Messina Denaro avrebbe comprato diversi regali sia per Laura Bonafede che per la nipote, figlia di Martina e soprannominata affettuosamente “pulce” in alcuni scritti. Il capomafia, inoltre, avrebbe detto in alcuni “pizzini” di Martina Bonafede: “Praticamente è come se fosse una figlia, ha molto di me perché l’ho insegnata io, se vedessi il suo comportamento ti sembrerei io al femminile“.

La ragazza, di fatti, aderiva – secondo i pm – “aderiva pienamente agli ideali mafiosi già ereditati dal nonno e attuati dal padre”.

Le accuse

Martina Bonafede avrebbe non solo mediato i rapporti tra Messina Denaro e la madre, maestra e amante del boss, ma anche incontrato in più occasioni il boss (non casualmente) e lo avrebbe aiutato a gestire la “posta“. Avrebbe consegnato “pizzini” per Messina Denaro, perfino con la figlia piccola nel passeggino.

Le accuse contestate alla giovane sono di favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dalle modalità mafiose. Al momento, le autorità non le avrebbero contestato la partecipazione a Cosa nostra. La Procura aveva chiesto l’arresto in carcere ma il giudice ha concesso i domiciliari. La ragazza ha una figlia di 3 anni che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata “strumentalizzata per non destare sospetti”.

Le impronte di Martina Gentile nel covo del boss

I carabinieri del Ros avrebbero individuato le impronte della figlia di Laura Bonafede nel covo del capomafia arrestato il 16 gennaio del 2023.

“Gli accertamenti tecnici svolti dal Ris dei Carabinieri – si legge nella misura – hanno evidenziato la presenza di due impronte papillari riconducibili a Martina Gentile su un dvd che custodiva il latitante e che conteneva la registrazione di un film”.

Per il gip Alfredo Montalto “si tratta di un ulteriore elemento di prova perfettamente coerente con il quadro fin qui rassegnato e dunque significativo di un rapporto tra la giovane donna e il latitante che si arricchiva anche di un’assistenza concreta alle esigenze di quest’ultimo, anche sotto forma di ausilio alla coltivazione di hobby o più semplicemente di assistenza volta a rendere meno gravoso lo stato di clandestinità”.

Immagine di repertorio

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