Messina, il Consiglio stravolto dal ciclone De Luca - QdS

Messina, il Consiglio stravolto dal ciclone De Luca

Lina Bruno

Messina, il Consiglio stravolto dal ciclone De Luca

giovedì 30 Gennaio 2020

La discussione sul “Cambio di passo” ha prodotto effetti su centrodestra, centrosinistra e M5s. Il sindaco ha ottenuto l’appoggio di 16 consiglieri: “Cresciuta la qualità del sostegno”

MESSINA – Non lascerà la poltrona di sindaco neppure questa volta, malgrado non abbia ottenuto quella solida maggioranza che aveva chiesto in Consiglio a sostegno del suo “Cambio di passo”. Cateno De Luca è comunque soddisfatto dei 16 voti favorevoli incassati a conclusione della serie di sedute straordinarie che hanno bloccato l’Aula, per circa un mese, sul suo documento programmatico.

“È cresciuta – ha detto rivolgendosi ai consiglieri che lo hanno appoggiato – la qualità del sostegno. Meglio una maggioranza risicata, ma affidabile, che larga e dopata. Oggi ho dei sì convinti su un cronoprogramma di delibere necessarie per dare impulso all’azione amministrativa. Vi ringrazio e sono sicuro che lo fa anche la città, soprattutto per i risultati che fino a oggi abbiamo conseguito. Ora dobbiamo chiudere questa fase di risanamento finanziario e andare avanti velocemente, senza se e senza ma”.

Il documento votato, emendato come richiesto da buona parte dei consiglieri, risulta alleggerito della sua parte politica ma è risultato comunque dirompente, innescando divisioni e nuovi equilibri nel Civico consesso. De Luca è riuscito a creare fratture in tutti i gruppi consiliari, dal Pd al centrodestra passando per il M5s. Unica ad uscire indenne, o quasi, da questo tornado politico è stata la compagine di Sicilia futura, con i tre consiglieri che non si sono mai discostati dalle indicazioni del loro leader Beppe Picciolo, vicino a Italia Viva.

Restando nel centrosinistra, le cose sono andate diversamente per Pd e LiberaMe, dove le posizioni registrate in Aula potrebbero avere degli effetti sul percorso che porterà al congresso in primavera. I consiglieri vicini all’onorevole Pietro Navarra hanno voluto dare credito alla linea dell’Amministrazione, in aperto contrasto con i sostenitori, dell’ex candidato sindaco Antonio Saitta che hanno bocciato in modo convinto l’esecutivo di Palazzo Zanca (tra questi Gaetano Gennaro, Antonella Russo e Alessandro Russo, quest’ultimo pronto a transitare nel Pd e lasciare LiberaMe in dissenso con i colleghi Rizzo, Bonfiglio e Pergolizzi, che hanno sostenuto quasi da subito il “Cambio di passo”). Lascia invece il Pd per il gruppo misto Libero Gioveni, per una decisione che “nasce dalla consapevolezza – ha detto il consigliere – della fin troppo evidente diversità di vedute e di visione politica su temi, strategie e decisioni assunte in questo percorso amministrativo che la frase di circostanza, ‘il Pd all’interno ha delle sensibilità diverse’, non può sempre giustificare”. I giovani democratici sono con coloro che hanno detto “No” alla piattaforma proposta dal sindaco Cateno De Luca, e hanno sollecitato, come scritto dal coordinatore Massimo Parisi, a “impegnarsi a dare voce ai messinesi che non si riconoscono nell’Amministrazione miope e nei giochi di Palazzo per blandire il narcisismo del sindaco. Dobbiamo tornare nelle periferie per ascoltare e costruire insieme una proposta che risponda ai problemi della città. C’è voglia di cambiamento nel mondo dell’associazionismo e del lavoro, da queste forze il centro-sinistra deve ripartire”.

Il gruppo misto si avvia a essere quindi quello più numeroso, togliendo il primato al M5s, passato da sette consiglieri a cinque ma con Schepis che, dopo Giannetto e Cipolla, potrebbe decidere di lasciare.

Neppure il centrodestra è uscito indenne da contraccolpi, con i consiglieri che fanno riferimento al deputato regionale Luigi Genovese che hanno detto subito “No” al “Cambio di passo” chiedendo che fosse trasformato in una semplice comunicazione al Consiglio. Non sono stati accontentati, così non hanno preso parte all’ultima seduta, tranne Giovanna Crifò che ha fatto precedere il suo voto favorevole da una serie di attestazioni di stima nei confronti del sindaco. Intanto Nicoletta D’Angelo di Ora Messina, in disaccordo e dopo il duro scontro a distanza tra Genovese e De Luca, era già passata al gruppo misto. Infine, un “Sì” è arrivato per il sindaco anche dal gruppo della Lega, dove Pierluigi Parisi ha preso le distanze dalla posizione di Bramanti e Scavello.

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