Autostrada A18, importanti novità e grandi prospettive - QdS

Autostrada A18, importanti novità e grandi prospettive

Massimo Mobilia

Autostrada A18, importanti novità e grandi prospettive

mercoledì 11 Marzo 2020

La recente riapertura della galleria tra Giardini Naxos e Taormina un’ottima notizia per il territorio. Necessari numerosi interventi di messa in sicurezza per tutelare gli automobilisti

TAORMINA (ME) – Dopo sette mesi di ritardo e a un anno dall’inizio dei lavori, ha riaperto finalmente al traffico la galleria Giardini sull’autostrada A18 Messina-Catania. Si tratta di un importantissimo snodo viario, compreso tra gli svincoli di Taormina e Giardini Naxos, la cui chiusura aveva contribuito a lunghissime code e numerosi incidenti, alcuni dei quali mortali.

A inaugurarla è stato, venerdì scorso, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, che insieme a tutto il Governo regionale si era posto l’obiettivo di chiudere al più presto un cantiere che, al pari di molti altri in giro per l’Isola, si era prolungato ben oltre le aspettative, alleggerendo così un tratto da bollino rosso prima della stagione estiva. D’altronde stiamo parlando di quella che ormai, da diversi anni, è stata ribattezzata l’autostrada della morte: lungo la A18, infatti, solo nel 2018 gli incidenti sono stati 617 e numerose molte vite spezzate. Manto stradale ai limiti dell’indecenza, gallerie in degrado e numerose deviazioni a doppio senso di circolazione, continuano ad alimentare l’alta pericolosità dell’arteria sulla quale ogni giorno viaggiano migliaia di mezzi, considerando che attraversa la zona a più alta densità turistica della Sicilia.

A Letojanni, per esempio, pochi chilometri a Nord di Taormina, è ancora lontana dalla riapertura la carreggiata che, nel lontano 2015, era stata invasa da un’imponente frana per il crollo della collina sovrastante. La frana è ancora lì. Dopo la consegna dei lavori avvenuta lo scorso novembre, e tante manifestazioni di protesta del comitato dei pendolari, soltanto nell’ultimo mese si sono visti i primi operai all’opera, rocciatori specializzati che stanno iniziando a mettere in sicurezza il costone, con l’ancoraggio di reti speciali. I lavori proseguiranno con la costruzione di una paratia e, infine, la realizzazione di un doppio tunnel artificiale, proprio sotto la frana stessa, che per 140 metri costituirà la nuova carreggiata. Altro obiettivo prioritario della Regione siciliana, per cancellare quella che il governatore, Nello Musumeci, ha più volte definito “una delle più grandi vergogne trovate sul tavolo di Palazzo d’Orleans”.

L’opera costerà circa 16 milioni di euro, già messi da parte nell’ultima manovra finanziaria per svincolare il Cas dalla gestione economica, e consegna prevista a maggio del 2021. Anche perché la storia della frana di Letojanni si era negativamente intrecciata proprio col malgoverno del Consorzio autostrade siciliane, a causa di un progetto iniziale di 9 milioni di euro che poi era lievitato a cifre più alte, facendo così scattare l’allarme della Procura di Messina.

È proprio di questi giorni la notizia che il Tribunale dello Stretto, per questa vicenda, ha rinviato a giudizio sei persone, tra i quali vecchi vertici del Cas, l’imprenditore della ditta a suo tempo incaricata per i lavori e i tecnici che erano stati chiamati a dirigerli. Tra i reati contestati, si va dal disastro ambientale al peculato e falso in atto pubblico e privato.

Storie di quasi ordinaria follia, che corrono nei cantieri delle autostrade siciliane. Anche i lavori di ristrutturazione della galleria Giardini, tra l’altro, si erano scontrati con una gestione non del tutto trasparente. Tutto doveva concludersi, infatti, lo scorso luglio, ma la galleria era rimasta chiusa senza giustificazioni. Motivo per il quale la Regione era pesantemente intervenuta, per rescindere il contratto con la vecchia ditta a causa di “danno e gravi inadempienze”. Pare infatti che si fossero distaccate intere porzioni di cemento dal tetto del tunnel, tali da richiedere nuove attenzioni e anche l’intervento di tecnici per effettuare indagini a radar ed escludere l’esistenza di vuoti interni o altre anomalie di costruzione.

“Finalmente ce l’abbiamo fatta”, ha commentato l’assessore Falcone durante l’inaugurazione, che guarda adesso al completamento degli altri lavori per ridare “sicurezza e decoro alla A18”.

Twitter: @MassimoMobilia

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