Istituti superiori messinesi all’attesa prova di normalità - QdS

Istituti superiori messinesi all’attesa prova di normalità

Lina Bruno

Istituti superiori messinesi all’attesa prova di normalità

venerdì 05 Febbraio 2021

Lunedì gli alunni torneranno in classe al cinquanta per cento. Riflettori puntati sulla gestione del trasporto pubblico locale e sui controlli per scoraggiare gli assembramenti fuori dalle scuole

MESSINA – Tutto pronto, o quasi, per il ritorno a scuola con didattica in presenza al 50% degli alunni degli istituti superiori messinesi.

I dirigenti scolastici sono alle prese con l’organizzazione interna ai plessi con la disposizione di tutte quelle misure di sicurezza anti Covid necessarie a garantire distanziamento e igienizzazione dei locali. Ci sarà una turnazione in aula, le classi avranno una presenza dimezzata, quindi anche la didattica, finora realizzata a distanza, dovrà essere adattata alla nuova impostazione e articolata in modo che nessun studente rimanga indietro con il programma.

Quello che preoccupa però maggiormente alunni e famiglie è che gli sforzi che la scuola sta facendo per assicurare la presenza in sicurezza, con investimento anche di risorse, sia vanificato da una non adeguata organizzazione del trasporto pubblico. Se ne è parlato anche in commissione consiliare dove sono state evidenziate alcune criticità. Il presidente di Atm Spa, Giuseppe Campagna, ha evidenziato che già a settembre aveva richiesto alle varie scuole gli orari contingentati di ingresso e di uscita degli studenti al fine di organizzare meglio il servizio, ma il riscontro a tale richiesta non è stato del tutto chiaro. Dopo i vari confronti, secondo le indicazioni dei Dpcm nazionali, si era parlato di un ingresso differenziato di un’ora e 40 minuti con una presenza del 75%. Dopo alcuni incontri a livello regionale però, con la riduzione della didattica in presenza al 50%, si è stabilito per un unico scaglione di ingresso.

“Per noi – ha detto Campagna – questo pone delle criticità perché su una popolazione scolastica complessiva che viaggia in autobus di 3.950 studenti, dobbiamo attrezzarci in sicurezza per 1.975 ragazzi. L’Atm in ogni caso si sta attrezzando per l’avvio dell’8 febbraio e c’è anche un’area del nostro sito dedicata con orari e indicazione delle 123 corse che servono le scuole. Ci sono in campo 57 autobus compresi sussidi e sei mezzi privati, selezionati dopo il recente avviso rivolto a ditte esterne”.

Mezzi disponibili ma autisti insufficienti. “Per garantire tutti i servizi – ha aggiunto Campagna – stiamo sottoponendo i nostri lavoratori di esercizio a turni di straordinario. Abbiamo due selezioni in corso: una per assumere altri trenta apprendisti dopo i settanta già inseriti e l’altra per una long list da cui attingere subito almeno altri sessanta operatori. Ci eravamo attrezzati per tempo, ma il Dpcm ha sospeso le procedure di selezione del personale tranne per il settore della sanità e forze dell’ordine, lasciando fuori il Tpl come se non fosse anche quello strategico in questa pandemia. Abbiamo comprato 17 autobus ad alta capacità e poi non ci fanno assumere”.

Per monitorare sempre gli ingressi sugli autobus con l’obiettivo di evitare gli assembramenti, Campagna ha spiegato che “l’azienda si attrezzerà di adeguati sistemi tecnologici installando i conta-passeggeri e delle telecamere su mezzi e tram utilizzando i ribassi d’asta della gara già espletata per l’infomobilità. Non ce la faremo a coprire l’intera flotta e dovremo quindi attingere anche da altri fondi”.

Si è sempre sottolineato che la scuola è un luogo sicuro, che il ritorno a scuola non crea di per se criticità e i contagi sono favoriti dagli assembramenti che si creano fuori dal portone e sui mezzi pubblici. Al controllo oltre le mura scolastiche ci dovrebbe pensare il Comune con l’intervento dei vigili urbani che però, visto l’organico e gli innumerevoli servizi da svolgere, possono fare soltanto controlli sporadici.

Il primo febbraio intanto sono tornati tra i banchi gli alunni della scuola dell’infanzia, della primaria e media con i dati incoraggianti dello screening effettuato a fine gennaio. Su una popolazione scolastica di 49.369 studenti, il totale dei positivi al Covid era di 157 bambini, cioè lo 0,32%. Il 24 dicembre, un mese fa, era lo 0,24%. Sarà importante vedere i risultati del monitoraggio che sarà effettuato tra qualche settimana perché darà l’idea dell’impatto della presenza scolastica sulla diffusione del virus.

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