Messina, ecco le prime mosse di Basile, priorità al Bilancio comunale - QdS

Messina, ecco le prime mosse di Basile, priorità al Bilancio comunale

Lina Bruno

Messina, ecco le prime mosse di Basile, priorità al Bilancio comunale

giovedì 23 Giugno 2022

Domani il primo cittadino incontrerà gli altri quattro candidati a sindaco con l’obiettivo di avviare un dialogo costruttivo sul futuro della città e per favorire la crescita economica e sociale

MESSINA – Uno spoglio infinito, ancora non completato a undici giorni dal voto mentre il primo cittadino Federico Basile e la sua Giunta si sono messi già al lavoro. Il sindaco ha avuto una serie di uscite pubbliche e ha definito le deleghe per gli assessori con i quali ha fatto le sue prime riunioni per mettere a punto un organigramma di priorità da affrontare.

Rossana Carruba direttore generale

Altro atto prioritario del neo sindaco è stato quello della nomina del segretario comunale Rossana Carruba a direttore generale. Il doppio ruolo la dirigente lo ha ricoperto da luglio del 2019 ad agosto 2020, quando ha lasciato il posto proprio a Basile, e durante il periodo commissariale.

Domani poi il primo cittadino incontrerà gli altri quattro candidati a sindaco con i quali vuole aprire un dialogo per trovare alcuni punti in comune su cui poter ragionare e agire in concertazione per favorire il progresso economico, sociale e culturale della città.

La squadra di Basile è quella dell’Amministrazione De Luca con il nuovo inserimento di Liana Cannata, con il compito di gestire Politiche giovanili e Pari opportunità. Basile ha tenuto per sé le deleghe ai Rapporti con il Governo e le istituzioni regionali e nazionali, alle Politiche finanziarie, le Partecipate e la Programmazione economica, al Contrasto all’evasione ed elusione tributaria locale, ai rapporti con il Consiglio comunale, le Risorse umane, la Polizia municipale e la Sicurezza urbana.

Francesco Gallo è il nuovo vice sindaco

Francesco Gallo è il nuovo vice sindaco con le deleghe alla Pubblica istruzione, Sport e Grandi eventi. Nessun rappresentante in Giunta del leghista Nino Germanà, che con la sua lista Prima l’Italia ha superato lo sbarramento del 5% e che ha contribuito a quel 45,46% ottenuto da Federico Basile. Tutti gli assessori saranno costantemente valutati per il loro operato, come ha fatto sapere lo stesso Cateno De Luca, e sostituiti se non si mostreranno all’altezza del compito assegnato.

Ci vorrà qualche altro giorno per fare il punto della situazione e riprendere il percorso da dove era stato interrotto lo scorso febbraio, quando De Luca ha presentato le sue dimissioni. Sono passati quasi cinque mesi e per un percorso amministrativo soggetto a scadenze e procedure che hanno una tempistica, non sono pochi.

“Se in questo lasso di tempo – ha dichiarato il commissario Leonardo Santoro facendo un bilancio della sua esperienza a Palazzo Zanca – non avessi fatto le convenzioni con il Ministero, nominato i Rup, insomma tutti quegli adempimenti necessari, alcuni finanziamenti si sarebbero persi. Ci sono clausole ferree da rispettare. Per l’ultimo finanziamento di 132 milioni di euro alla Città Metropolitana la convenzione scadeva improrogabilmente 15 giorni fa”.

Santoro non è stato presente all’insediamento di Basile, fatto stigmatizzato da De Luca che ha parlato di “assenza di educazione istituzionale da parte del commissario, che si è sottratto anche al rituale passaggio di consegne con il sindaco neoeletto”.

Il primo passo è il lavoro sul Piano di riequilibrio

Come annunciato in campagna elettorale, il primo passo dell’Amministrazione è il lavoro sul Piano di riequilibrio. L’obiettivo è quello di chiudere una vicenda decennale, ha sottolineato nei giorni scorsi il sindaco, “e aprire un nuovo capitolo per Messina, facendo tesoro del lavoro svolto in questi anni”.

La composizione del Consiglio comunale è ancora ipotetica perché sull’assegnazione o meno del premio di maggioranza al neosindaco non vi è certezza e Corrado Bonazinga, il magistrato che presiede il Seggio centrale, sta cercando di districare la matassa, ma qualsiasi sia la strada che si percorrerà si preannunciano ricorsi al Tar. Sono stati in seguito definiti i voti delle 24 liste presentate e si sta continuando con il conteggio delle preferenze nelle otto liste che hanno raggiunto lo sbarramento del 5%. Le nove liste del sindaco Federico Basile hanno raggiunto il 39,85%. Quelle di Maurizio Croce hanno chiuso al 35,17% e la coalizione di Franco De Domenico al 22,21%. Se dovesse essere assegnato il premio di maggioranza Basile avrebbe venti consiglieri (11 “Basile Sindaco”, sei “Con De Luca” e tre Prima l’Italia), il centrodestra ne avrebbe sette (tre “Ora Sicilia”, due FdI, uno FI, più il seggio di Croce), cinque il centrosinistra (tre De Domenico, due Pd).

Senza il premio, invece Basile avrebbe 14 consiglieri (otto “Basile Sindaco”, quattro “Con De Luca” e due Prima l’Italia), il Centrodestra 11 (quattro “Ora Sicilia”, quattro FdI, due FI più il seggio di Croce), sette il centrosinistra (quattro De Domenico, tre Pd).

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