Il Consiglio comunale ha approvato il Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums), con validità decennale. Il vicesindaco Mondello: “Lavoriamo per il bene comune”. Dura l’opposizione di Lega e FdI
MESSINA – Un Piano controverso che ha spaccato l’Aula consiliare ma che alla fine ha avuto il via libera. Sul Pums (Piano urbano della mobilità sostenibile) c’è uno scontro in atto tra chi crede in questo percorso che l’Amministrazione ha già avviato con il Pgtu (Piano generale del traffico urbano) e piano parcheggi, e chi critica fortemente le modalità con cui si sta procedendo per fare di Messina una città sostenibile, con meno auto e più trasporto pubblico, isole pedonali e piste ciclabili.
Isole pedonali e piste ciclabili a Messina
Il Consiglio ha approvato nei giorni scorsi la delibera proposta dal vicesindaco Salvatore Mondello con 18 voti favorevoli e 11 contrari. Insieme ai consiglieri che sostengono l’Amministrazione, che non ha più la maggioranza in aula, hanno votato a favore i gruppi di Ora Sicilia e Pd, contrari Lega e FdI. “L’analisi è importante più sul Pgtu che sul Pums – ha detto Mondello – e ha una sua rilevanza nell’attività strategica. Quando andrò a fare le Ztl, che sono state già approvate nel Pgtu, saranno oggetto di verifica e confronto a seguito di progettazione esecutiva”.
“Ribadisco – ha concluso il vicesindaco, che ha anche la delega alla mobilità – che l’analisi va rifatta sui numeri della zona a traffico limitata progettata, con gli ingressi, le uscite, domanda e offerta: i numeri si fanno in quella fase. Il Pums avrà una valenza decennale, andrà avanti con una progettualità, dunque sarà monitorato quello che è stato pianificato, se i piani sono conformi andremo avanti altrimenti valuteremo modifiche”.
Dichiarazione questa in risposta alle critiche avanzate da Dario Carbone, FdI, che aveva evidenziato come i numeri sui volumi di traffico alla base del Pums si riferissero al 2021, quindi irrealistici perché legati al periodo d’emergenza Covid. Alla vigilia della seduta di Consiglio c’erano state altre critiche prese di posizione di esponenti politici e a tutti, consiglieri compresi, era arrivato anche un appello del Comitato civico Messina 3s che sui temi del Pgtu e Pums ha intenzione di indire un referendum propositivo. In una lettera indirizzata ai componenti del civico consesso, ma anche al sindaco Basile e a rappresentanti di forze politiche, il presidente del Comitato civico 3s Gaetano Sciacca, aveva chiesto in sostanza la non approvazione del Pums e un cambio di previsione su Ztl e piste ciclabili nel centro urbano, che già il Pgtu disegna, con l’approvazione di un preciso atto di indirizzo politico.
Ztl limitate al centro storico e alcuni villaggi sul mare
In ogni caso si legge nella nota si dichiara la disponibilità “ad avviare un confronto attraverso un tavolo tecnico permanente e individuare possibili soluzioni compatibili con le richieste avanzate” . In sintesi: Ztl limitate al centro storico e ad alcuni villaggi rivieraschi e parcheggi di interscambio, piste ciclabili e piantumazione di alberi che escludono le strade del centro urbano. Non tutte le forze di opposizioni hanno sposato questa linea malgrado le perplessità mostrate e che il Pd ha incanalato nei quattro emendamenti presentati.
I tre consiglieri del partito democratico, Felice Calabrò, Antonella Russo e Alessandro Russo, hanno voluto precisare di avere fatto gli interessi della città che avrebbe perso, senza questo ulteriore strumento di pianificazione, importanti finanziamenti, e che comunque però rimarranno all’opposizione. L’Amministrazione andrà avanti pur ascoltando, ribadiscono i componenti dell’esecutivo, le critiche costruttive. “Quando si vota per il bene della collettività non esistono stampelle, maggioranze, minoranze, – sottolinea Mondello – ma solo persone che si muovono per il bene superiore della città. Abbiamo lavorato anche senza consiglieri comunali e le cose non mi pare siano andate male. Ritengo che posso, come assessore, confidare in un Consiglio comunale onesto intellettualmente, che continuerà a fare la sua attività laddove sarà necessario farla in maniera positiva e nell’interesse del bene comune. Per me non ci sono problemi di maggioranza o opposizione”.
Il primo passo potrebbe essere la definitiva realizzazione dell’isola pedonale del viale San Martino fra via Santa Cecilia e Piazza Cairoli. La sua estensione fino a Villa Dante resta al momento congelata. “Un percorso – ha ricordato il sindaco Basile – a partire dal 2020 con la Giunta De Luca con una prima adozione nel 2021, e completamento dell’iter nel corso del 2024 con l’approvazione da parte della Regione della Vas (Valutazione ambientale strategica), cui si aggiungono il Piano parcheggi, approvato nel 2019, e il Piano generale del traffico urbano approvato nel 2022. La città vanta ora una triade virtuosa di strumenti di pianificazione strategica ee attuativa sulla mobilità”.