Il finanziamento permetterà di realizzare una struttura per trattare direttamente l’umido con sistemi di biodigestione anaerobica e produzione di biogas. Potrebbe coprire i fabbisogni della provincia
MESSINA – Un passo avanti per l’impiantistica del trattamento dei rifiuti. Il ministero dell’Ambiente ha pubblicato il decreto definitivo per la realizzazione a Mili Marina, nell’area dove sorge il depuratore, dell’impianto di trasformazione della frazione organica della raccolta differenziata.
Il finanziamento di 27.184.133,29 euro su un importo complessivo di quasi 33 milioni e mezzo di euro permetterà di trattare direttamente l’umido con notevoli risparmi di costi dovuti sia al trasporto in provincia di Catania (per diverso tempo è stata conferita persino nel Nord Italia), sia al trattamento nelle strutture private. Il progetto è arrivato al sesto posto fra tutti quelli presentati a livello nazionale, secondo in Sicilia, nella linea di investimento dedicata del Pnrr. L’istanza, formalizzata dalla Srr Messina Area Metropolitana a febbraio dello scorso anno, che ha proposto il progetto redatto dal Comune di Messina con uno stadio definitivo di progettazione, ha permesso insieme alle soluzioni tecnologicamente avanzate previste, di ottenere un risultato elevato sia in termini di premialità che di punteggio.
La struttura prevede il trattamento della frazione organica umida secondo biodigestione anaerobica e produzione di biogas che convoglieranno in una turbina per la produzione di energia elettrica da utilizzare per gli impianti di depurazione e pompaggio, con scambio sul posto dell’energia prodotta. L’impianto di Mili potrebbe gestire l’umido di tutta la provincia di Messina alleggerendo i costi di conferimento di molti comuni.
Soddisfatti il sindaco Federico Basile e l’assessore all’Ambiente Francesco Caminiti: “Sarà compito della Srr – hanno affermato – procedere alla gara d’appalto per la realizzazione dell’opera, previa acquisizione di tutte le autorizzazioni regionali gli amministratori. Il progetto è in attesa dell’ultimo parere necessario da parte della Regione Siciliana, che sarà sollecitata già a partire della prossima settimana per rilasciare il nulla osta in tempi brevi”.
Basile e Caminiti hanno ringraziato i tecnici che hanno permesso di raggiungere risultati così importanti e che dovranno, fin da subito, procedere a predisporre la documentazione finalizzata all’appalto delle opere. Sono stati poi evidenziati i meriti del lavoro svolto dalla senatrice Dafne Musolino, in qualità di presidente della Srr ai tempi della progettazione e partecipazione al bando per ottenere i finanziamenti. “La realizzazione dell’impianto di Mili – ha dichiarato la senatrice Musolino – è stata una battaglia sulla quale mi sono concentrata, lottando spesso contro le pastoie della burocrazia regionale, che a parole dichiarava di essere pronta a finanziare la realizzazione dell’impianto, ma nei fatti non emetteva alcun provvedimento di finanziamento. Per questa ragione, non appena sono stati pubblicati i bandi per il Pnrr, ho proposto al Cda di presentare i progetti per la realizzazione degli impianti e l’ampliamento ed efficientamento di quelli esistenti, ottenendo un via libera che mi ha consentito di indirizzare il lavoro degli uffici e dei tecnici verso l’obiettivo prefissato”.
Ci sono altri interventi proposti dalla Srr ammessi e per i quali si potrà avere un finanziamento secondo un eventuale scorrimento della graduatoria e la disponibilità finanziaria. Al 33esimo posto c’è infatti il Potenziamento dell’impianto di selezione della frazione secca dei rifiuti urbani di contrada Pace per un finanziamento richiesto pari a 2.397.446,39 euro su un importo complessivo di 3.028.041,02 euro; al 42esimo posto l’Impianto di trattamento della Forsu nel comune di Monforte San Giorgio, per un finanziamento richiesto di 23.758.000,00 euro su un importo complessivo di 31.717.714,52 euro; al 73esimo posto le Stazioni di trasferenza nelle tre aree servizi del comune di Messina, per un finanziamento richiesto di 1.726.122,28 euro su un importo complessivo di 2.091.915,84 euro.
Risultano poi ammessi, ma più staccati in graduatoria e quindi con poche probabilità di finanziamento, se non con un’estensione della graduatoria, interventi a Roccafiorita, Mongiuffi Melia e Messina che riguardano il compostaggio di prossimità per un totale di circa 7 milioni di euro richiesti.