Le nuove generazioni sono una risorsa, devono diventare protagonisti del dibattito da cui scaturiscono le scelte per lo sviluppo del territorio.
Con questo spirito ha preso il via a marzo l’iniziativa dell’Ordine degli Ingegneri e dell’Ambito territoriale scolastico, che hanno firmato un protocollo di collaborazione. L’obiettivo è stato quello di coinvolgere i ragazzi degli Istituti superiori nell’elaborazione di un documento con le linee guida per l’aggiornamento della pianificazione della Città metropolitana di Messina 2050, attraverso una serie di sessione di lavoro, incontri e confronti.
Coinvolti 100 studenti tra Messina e provincia
Sono stati coinvolti circa 100 studenti di sei istituti superiori di Messina e provincia che hanno concluso questa esperienza presentando il risultato del loro lavoro nell’Aula magna dell’Università alla presenza della rettrice Giovanna Spatari, del dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Stello Vadalà e del presidente dell’Ordine degli ingegneri Santi Trovato. Bilancio positivo per i ragazzi che si sono confrontati con i coetanei di scuole diverse, con il mondo delle professioni, stakeholders e rappresentanti istituzionali.
La scuola si vuole aprire sempre di più al territorio e i giovani vogliono partecipare – se messi in condizione – sempre di più al processo decisionale, lo hanno dimostrato durante le sessioni di lavoro e presentando i loro elaborati.
Soddisfatta la Rettrice Spatari di ospitare l’evento finale di un’iniziativa che potrebbe essere riproposta anche con il coinvolgimento dell’Università. Apprezzamenti anche da parte di Vadalà e Trovato per la valenza educativa e formativa di questi tre mesi di interazione tra scuola, professioni e istituzioni. La pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori è uno dei temi su cui le Amministrazioni pubbliche locali hanno posto maggiore attenzione negli ultimi anni.
L’intervento di Franco Cavallaro
“L’idea di fondo – ha detto l’ingegnere Franco Cavallaro, coordinatore del tavolo su Ponte e area integrata, è che per lo sviluppo locale occorre saper leggere il proprio territorio, selezionare le priorità di intervento sostenibili e guidare intorno a queste priorità le risorse pubbliche e private. Le liste di progetti devono essere il risultato di un processo che vede la comunità coinvolta in tutte le sue articolazioni, e non l’autoreferenziale abilità di una parte politica nel procacciare risorse pubbliche”.
“Si è ripartito – ha aggiunto Cavallaro – dagli studenti delle scuole medie superiori di una città, depauperata dall’emigrazione, sollecitando proprio loro, i giovani della Generazione Z, a spendersi per proporre un punto di vista su come impostare un percorso di pianificazione strategica efficace, che non fosse una semplice agenda di progetti, ma l’esito di una visione integrata e condivisa per il rilancio del territorio”.
“Il documento, – ha concluso – che non può essere considerato un Piano, è il risultato dell’attività di animazione prodotta dai ragazzi delle ultime e penultime classi e sarà inviato agli stakeholders con la richiesta di assumersi l’impegno a partecipare e contribuire al processo di revisione della Pianificazione strategica scaduta nel 2020”.
Svolte tre sessioni di lavoro insieme agli studenti
Si sono svolte tre sessioni di lavoro in contemporanea con modalità Open space all’Istituto Verona Trento, durante le quali i ragazzi hanno esaminato le tematiche del mancato sviluppo economico del territorio, scomponendolo in 8 diversi punti di vista: aree protette, beni culturali, servizi, cluster produttivi e turistici, sicurezza, smart city, inclusione, Ponte e area integrata dello Stretto.
Sono stati evidenziati punti critici, come i tanti giovani che vanno via, le crescenti nuove povertà, i servizi non a misura di bambini ma neppure di anziani, le carenze infrastrutturali con le piccole distanze, che richiedono comunque molto tempo per essere coperte, ma anche punti di forza come le bellezze artistiche e paesaggistiche, la vocazione turistica da capitalizzare.
Ogni Istituto ha indicato due o tre studenti negli otto tavoli e, con la guida dei coordinatori, hanno costruito un’ideale layer territoriale tematico. Il documento denominato “esperienze per l’aggiornamento della pianificazione strategica della città Metropolitana di Messina” sarà costituito dalla sovrapposizione del materiale elaborato e conterrà una strategia complessiva e gli 8 “progetti bandiera” che contengono da un lato contenuti fortemente identitari, e dall’altro posseggono caratteristiche di semplice e immediata attuazione.

