Messina

Messina, il sindaco De Luca svela le sue intenzioni

MESSINA – I buoni propositi per il nuovo anno sono partiti dal Bilancio di previsione 2020/2022: una manovra di circa 830 milioni di euro, approvata in Consiglio con largo anticipo, che però ha dovuto fare subito i conti con la spinosa questione Atm.

La liquidazione della vecchia azienda e il passaggio alla nuova Spa è al centro di tutto. Il rapporto tra Amministrazione e Civico consesso, che in questi 18 mesi è passato dall’idillio allo scontro, è andato in crisi dopo le bocciature del Piano di liquidazione della vecchia Atm e del Contratto di servizio della nuova Spa, atto quest’ultimo che però ieri è stato riproposto in Aula e approvato grazie all’assenza tattica al momento del voto di alcuni consiglieri Pd e M5s. Per il 2020 il sindaco Cateno De Luca invoca stabilità, forse con un suo gruppo di riferimento, e “un nuovo patto”, simile a quello che portò al varo del Salva-Messina. In caso contrario, ha lasciato intendere il primo cittadino, sarebbe meglio tornare al voto, rimettendo tutto nelle mani dei cittadini.

Il primo cittadino ha parlato anche di “frenate alla città che sta per spiccare il volo” di cui sarebbero responsabili alcuni consiglieri, “qualcuno che non è stato accontentato e pensa di tenere sotto scacco la città”. Dopo la bocciatura del Contratto di servizio, che tra l’altro dava il via al nuovo tariffario, De Luca ha dichiarato di non volere più partecipare ai lavori d’Aula, “visto che non c’è interesse a portare avanti le delibere utili alla città”.

Dal primo gennaio 2020 – ha scritto il sindaco sulla propria pagina Facebook – il sistema di trasporto pubblico locale si fermerà, perché non ho nessuna intenzione di fare atti non supportati dal Consiglio comunale. Ci sono ancora cinque delibere importanti che devono essere esitate entro il 31 dicembre e che fanno parte della chiusura della principale fase del Salva Messina. Prendo atto degli ulteriori avvertimenti che sono arrivati da alcuni consiglieri comunali e mi organizzerò di conseguenza”. Il giorno dopo però il sindaco ha precisato che la nuova Spa diventerà attiva non più dal primo gennaio ma dal primo marzo, affinché le procedure di trasferimento del personale “avvengano nel rispetto delle norme e senza forzature”.

Intanto però con delibere di Giunta sono stati trasferiti i mezzi che Atm usa per le corse alla nuova Spa, delibere considerate da più parti illegittime perché non approvate dal Consiglio e che prefigurano un’azienda che ha il personale ma non i mezzi e un’altra che ha i mezzi ma non il personale.

Serve una proroga per valutare al meglio i percorsi da intraprendere”, hanno suggerito i rappresentanti di Cgil e Uil, da sempre contrari alla liquidazione dell’azienda speciale al contrario della Cisl e protagonisti di un serrato scontro con il primo cittadino. De Luca, a partire dal Salva-Messina ha spaccato il fronte sindacale e in Consiglio, oltre a compattare il centrodestra sulle sue posizioni, ha innescato fratture nei gruppi di opposizione.

Emblematico lo scontro che si sta consumando all’interno del M5s, dove tre dei sette componenti del gruppo sembrano seguire ormai le linee dell’Amministrazione, preludio di una probabile fuoriuscita dal Movimento, che sconta la mancanza di una leadership.

È possibile che il nuovo anno porti anche un rimpasto in Giunta, anche se una mossa del genere era stata annunciata già in passato. Stavolta però parte che la riorganizzazione all’interno dell’Esecutivo possa davvero realizzarsi e già circola qualche nome di chi siede in Consiglio.

Potrebbero venire invece dal sindacato le nuove nomine nella Messina Social City. Il presidente Enrico Bivona e il direttore generale Vincenzo Salvatore Romano dovrebbero infatti lasciare il posto a due rappresentanti delle parti sociali che hanno dato un importante sostegno a De Luca nel Salva-Messina.

Intanto, stasera il primo cittadino in diretta social saluterà il 2019 facendo una riflessione sulle vicende che hanno caratterizzato il Governo della città e per domani ha invitato i messinesi in piazza per un brindisi al 2020. Lì svelerà “le definitive intenzioni per come sia più giusto procedere nell’interesse della nostra comunità”.