Messina

Messina, Verde urbano, in arrivo il regolamento

Il verde urbano è un indicatore della qualità della vita eppure ha ancora una scarsa incidenza nelle nostre città. Lo rileva il rapporto dell’Ispra che prende in esame 124 Comuni italiani; Messina si colloca nel range medio nazionale, anche se l’incidenza di verde aumenta se si sommano le aree protette, come quelle appartenenti alla rete natura 2000, arrivando al 70%. Durante un webinar organizzato dai circoli messinesi di Legambiente e Italia nostra è emerso anche che in Sicilia sei Comuni capoluogo su nove sono dotati di regolamento e la città dello Stretto non è tra questi. Pare che ci sia documento adottato dalla Giunta municipale pro tempore nel 1996, ma mai approvato dal Consiglio comunale. “Il regolamento del verde urbano è in Giunta dai primi di dicembre, lo stiamo ultimando e dovremmo esitarlo a giorni- dice l’assessore all’Arredo urbano e spazi pubblici Massimiliano Minutoli. Sto predisponendo anche un regolamento dell’arredo urbano a fronte anche delle innovazioni che ci sono state con l’emergenza Covid e che va di pari passo con il verde ed i piani urbanistici”.

I componenti di uno dei due circoli di Legambiente lamentano una mancanza di interazione con l’Amministrazione. “Sono aperto a tutte le collaborazione – dice l’assessore – con un circolo di Legambiente dialoghiamo con l’altro no perché legato alla precedente Amministrazione. Non ho mai ricevuto proposte solo attacchi all’operato. Se mi venissero fatte sono pronto ad accoglierle, non ho pregiudizi”. L’Amministrazione De Luca nel 2018 ha avviato un monitoraggio sul patrimonio arboreo.“C’era un censimento che teneva conto di circa 18 mila alberi ma era approssimativo per eccesso, il nostro patrimonio è di circa 12 mila alberi. Si è avviata una ricognizione con la consulenza di esperti, si è avviato un esame con tomografo ed una verifica sullo stato di vita degli alberi specie quelli a rischio crollo, dato che negli ultimi 10 anni è mancata la manutenzione. Abbiamo dato priorità alle situazioni più critiche avviando un programma triennale di potatura, contenimento e messa in sicurezza. Il censimento è in corso, ci sono 1200 controlli da fare, 600 già completati con prove di trazione. Ricordiamo che Messina ha una estensione territoriale di 202Kmq, più di Milano, in ogni caso abbiamo tutti i dati, dobbiamo assembrarli”.

Un importante obiettivo raggiunto, per Minutoli è l’avvio dei lavori di riqualificazione ambientale della Pineta di Camaro. Un progetto di 15 anni fa ed un finanziamento di circa un milione di euro che rischiava di essere perso. “Il 21 aprile ci è arrivato l’avviso che ci avrebbero tolto le risorse perché l’iter con l’aggiornamento del progetto, non era stato completato. Abbiamo avuto tutti i pareri, anche quello della Sovrintendenza e avviato i lavori”. Sono 100 ettari ed un patrimonio di essenze di rilevanza ambientale, ad un passo dal centro della città e finora di difficile accesso. Tra un anno la “Pineta di Camaro” potrà essere fruita per trekking e passeggiate in bici, diventare un laboratorio di educazione ambientale per le scuole, essere inserita nei circuiti turistici. Il sindaco Cateno De Luca ha sottolineato che questo è uno dei 100 cantieri programmati per il 2021. Il sito, adibito a pascolo, nel 1880 divenne proprietà del Comune che, in collaborazione con il Governo e la Forestale avrebbe dovuto riqualificarlo. Dopo l’evento meteorico che causò l’esondazione del torrente Camaro e 100 vittime, nel 1885 venne avviato un processo di forestazione per la mitigazione del rischio idrogeologico. Vennero piantumati circa 44mila alberi e realizzati muretti a secco e canali per il convogliamento delle acque. Oggi l’area ricade in zona Sic e Zps. E’ prevista la realizzazione di fasce tagliafuoco, sentieri in pietra, staccionate e terrazzamenti per la mitigazione del rischio idrogeologico. Verrà ripristinato l’ingresso ad ovest della Pineta e per il futuro si pensa anche ad un percorso che unisca la Pineta di Camaro ad un altro grande spazio verde del comune, i circa 200 ettari del Burgensatico di Pezzolo.