Italia Nostra si rivolge alla Magistratura per tutelare le saline del Mulinello - QdS

Italia Nostra si rivolge alla Magistratura per tutelare le saline del Mulinello

Luigi Solarino

Italia Nostra si rivolge alla Magistratura per tutelare le saline del Mulinello

martedì 06 Agosto 2019

Site nel territorio di Augusta, sono un’importante area umida per il transito di numerosi volatili. Diverse associazioni si battono contro la cementificazione di 80 ettari di spazi verdi

AUGUSTA – Le saline del Mulinello, site nel territorio comunale di Augusta, sono un’importante area umida per il transito e lo svernamento di numerose specie di volatili selvatici. Da tempo alcune associazioni si battono contro la cementificazione di circa 80 ettari di saline per la realizzazione dei nuovi piazzali del vicino porto commerciale di Augusta.

Le associazioni Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf sostengono l’importanza naturalistica e storica delle saline che rappresentano un inestimabile patrimonio da preservare ad ogni costo per la città di Augusta. Se bonificate, valorizzate e tutelate potrebbero diventare un importante risorsa economica attraendo numerosi turisti così come avveniva fino a poche settimane addietro, prima che venissero devastate da un incendio, per le saline di Priolo. Anzi la distruzione di queste ultime ha aumentato l’importanza delle saline del Mulinello.

La sezione megarese di Italia Nostra, presieduta da Jessica Di Venuta, nelle scorse settimane ha inviato a diversi Enti una istanza per ritirare in autotutela atti ed autorizzazioni legati al progetto per l’ampliamento dei piazzali su parte delle saline del Mulinello. A detta richiesta, fino ad oggi, ha risposto soltanto la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Siracusa. La Sovrintendenza aretusea afferma che “La porzione di territorio del comune di Augusta in cui ricadono le saline del Mulinello forma un insieme paesaggistico di notevole bellezza, caratterizzato dalla preesistenza delle caratteristiche attività agro-silvo-pastorali che connotano ancora oggi la campagna siciliana oltre al particolare habitat impreziosito da specie protette.

Rappresenta ancora oggi un bene etno-antropologico legittimamente ritenuto meritevole di interesse e di tutela e possiede i requisiti di vincolo per cui l’ipotesi di interventi previsti in quelle aree comporterebbe non solo l’alterazione di quei luoghi ma la loro totale cancellazione. E questo non si può consentire”.

Nella missiva della Sovrintendenza viene riportato anche che: “Nella zona del Mulinello si trovano testimonianze di pre-esistenze architettoniche quali, casali, torri, mulini nonché preesistenze archeologiche”.

Pertanto la Sovrintendenza tramite le proprie sezioni competenti in materia sta mettendo in atto le procedure per disporre su questa area il procedimento di tutela e di interesse pubblico ai sensi dell’art.136 del D. Lgs. n.42/2004. Inoltre si fa osservare, al Servizio Tutela e Acquisizioni del Dipartimento che “Con nota del 2 aprile scorso il servizio 3 dell’assessorato del Territorio e dell’Ambiente ha specificato che essendo il sito designato come Zsc (Zona speciale conservazione), ai sensi della direttiva 43/92 con il decreto ministeriale del 7 dicembre 2017, sono in vigore le misure di conservazione previste dal Piano di gestione delle saline e dal decreto ministeriale 17 ottobre 2007 che reca le misure minime di conservazione per le Zsc e le Zps (Zona protezione speciale)”. Italia Nostra ha comunicato che nei prossimi giorni “procederà a informare l’autorità giudiziaria, affinché valuti l’eventuale rilevanza penale nei confronti di quegli Enti che non hanno risposto all’istanza o non hanno ritirato l’atto di assenso al progetto”.

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