La dottoressa Calanni Pileri racconta il mestiere del veterinario

Passione e cuore per “gli amici a quattro zampe”: perché essere veterinari è (ancora) un lavoro nobile

Passione e cuore per “gli amici a quattro zampe”: perché essere veterinari è (ancora) un lavoro nobile

Marcello Mazzari  |
venerdì 19 Maggio 2023

Studio, passione per gli animali e capacità di stare al passo con i tempi: la dottoressa Calanni spiega il presente e il futuro del lavoro di medico veterinario.

Sin dall’antichità, molti lavori sono nati dalla passione e dalla sensibilità dell’individuo. E già da parecchio tempo prima dell’introduzione della cosiddetta “medicina moderna“, l’uomo – in una delle rare sue opere di solidarietà verso il prossimo – ha sentito l’esigenza e l’urgenza di prendersi cura, oltre che della propria, anche della salute e del benessere degli animali. Basandosi su questo assunto fondamentale, che resta ancora oggi lo stesso, è stata così introdotta la figura del veterinario, il vero e proprio dottore degli “amici a quattro zampe”.

Tuttavia, adesso come allora, per svolgere questo mestiere, – a qualsiasi livello – non bastano soltanto lo studio e le competenze tecniche professionali, ma resta fondamentale il sentimento di grande amore nei confronti degli animali, aldilà che essi siano domestici o meno. Com’è naturale poi, anche il lavoro del veterinario si è fortunatamente evoluto nel tempo, subendo modifiche e perfezionamenti (al passo con la medicina e con le sempre più innovative tecnologie), ma è sempre rimasto saldamente legato alla necessaria passione che serve per svolgere nel migliore dei modi la professione. Un compito che, per chi pratica il mestiere, assomiglia tanto a una sorta di missione: quella di portare felicità ai migliori amici dell’uomo.

Di tutto questo e tanto altro abbiamo parlato nel nuovo appuntamento di “Innova Jobs” con la dottoressa Valentina Calanni Pileri, medico veterinario e direttrice sanitaria della clinica “Calanni Pet Hospital” a Catania. La dottoressa ci ha raccontato com’è nata la sua grande passione per gli animali e per questo lavoro, dispensato tanti consigli utili per chi oggi vuole avvicinarsi a questa professione.

La dottoressa Calanni Pileri racconta il mestiere del veterinario

Come detto, quello del veterinario è infatti un lavoro tanto gratificante quanto difficile, a partire dal percorso di studi: “Dico sempre che normalmente in medicina si studia ‘soltanto’ l’essere umano, mentre noi veterinari dobbiamo conoscere la natura, l’anatomia e la biologia di più specie e razze, quindi a volte può risultare un po’ complicato venirne a capo (ride, ndr.)”, esordisce la dottoressa. “Diciamo quindi che lo studio da affrontare è abbastanza intenso, il percorso è lungo e serve tanta passione. Naturalmente io spingo tutti a farlo perchè secondo me – anche se sono di parte – è il lavoro più bello del mondo: è una missione, è amore verso il prossimo più bisognoso”.

Secondo l’immaginario collettivo, il veterinario si occuperebbe soltanto di cani, gatti, in gergo definiti gli animali domestici “convenzionali”. Nella realtà, però, non sempre è così, e anzi con il passare del tempo e le sempre più richieste “verticalità” dei settori (compreso, ovviamente, il campo medico-sanitario), la situazione è ormai cambiata: “Oggi le persone si stanno avvicinando tantissimo agli animali esotici come compagnie domestiche: conigli e criceti, tartarughe e pesci, serpenti e rettili di vario tipo (iguane etc.)” afferma Calanni. “E per questo motivo oggi sono sempre più richiesti veterinari specializzati in queste branche di animali. Un tempo un ‘normale’ veterinario faceva tutto, oggi non è più così. Le possibilità di essere gli unici, ad esempio nella propria comunità, a occuparsi di una particolare categoria, o a svolgere un determinato servizio di assistenza e/o diagnostica, è una concreta realtà. Penso che questo possa essere di grande stimolo per chi vuole avvicinarsi a questa professione: studiate, specializzatevi e avrete sicuramente maggiori possibilità professionali”.

Quando si parla di animali e di assistenza, un tema purtroppo centrale in Italia e non solo, è quello del randagismo. Esistono tantissime strutture e servizi pubblici (così come alcuni veterinari privati che offrono servizi di ambulanza) che provano a contrastare questo grande problema, ma la sensazione è che manchi sempre qualcosa. Chi meglio di un veterinario può provare a darci un punto di vista qualificato: “Sicuramente rispetto al passato in merito a questo tema si sono fatti tantissimi passi in avanti. Le ASP dei vari comuni cercano di fare il possibile andando a cercare questi animali abbandonati, curandoli se necessario, microcippandoli, e cercando di farli adottare”. Ma per quanto riguarda le strutture: “Purtroppo sono poche rispetto la richiesta che c’è. Una grossa mano la danno le associazioni che si occupano di questo problema: certo è che se aumentassero e ci fosse maggiore supporto si avrebbe un netto miglioramento della situazione”. Il problema resta però sociale, conclude la dottoressa: “Tanti animali che sono per strada sono purtroppo ancora troppo spesso abbandonati dai loro stessi padroni. Culturalmente dobbiamo fare tanti passi in avanti, e questo non dipende nè da noi veterinari nè da altri ‘addetti ai lavori’. Dipende da noi tutti cittadini.”

L’ultima considerazione, la dottoressa Calanni l’ha dedicata al futuro della professione, fortunatamente accompagnata da un progresso di tecnologie e strumentazioni che lasciano ben sperare per il benessere degli animali: “Se pensiamo che anche solo tre, quattro anni fa non tutti gli animali domestici erano microcippati, già riusciamo a capire quanti progressi si stiano facendo in questa direzione: oggi non solo vige l’obbligo di legge, ma è diventato anche più facile garantire che un microcip dia maggiore supporto. I nuovi dispositivi sono dotati di gps, i quali ci consentono di sapere sempre dove si trova il nostro animale, rilevano la temperatura, i battiti, la pressione e sono sempre più precisi. Insomma, i miglioramenti ci sono e ve ne saranno sempre di più. Spero che la professione cambierà sempre in meglio”. Di certo la passione, il sentimento di amore e di rispetto per “gli amici a quattro zampe”, quelli, siamo sicuri non passeranno mai.

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Un commento

  1. Mario ha detto:

    La Dott.ssa CALANNI si è sempre dimostrata preparata e professionale.
    Non solo un dottore ma un’amica

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