Quei 500mila euro che avevano fatto slittare la votazione in Sala d’Ercole alla fine di gennaio sono passati lisci come l’olio con il voto di oggi del Parlamento siciliano. Lisci come l’olio tranne un voto contrario, quello di Ismaele La Vardera, che si è opposto al finanziamento a Fondazione Taormina Arte sponsorizzato da Cateno De Luca per un grande evento che si terrà a giugno nelle città di Taormina e Messina cui è stato invitato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
L’opposizione, unica, di La Vardera è stata motivata dall’incompletezza – o mancanza di trasparenza – nella elargizione di risorse di non poco conto. Ex deputato di Sud chiama Nord, oggi al gruppo misto, La Vardera ha posto il dubbio che perfino il presidente Mattarella potrebbe avere perplessità nel partecipare a una celebrazione costata così tanto.
Mezzo milione di euro di fondi alla Fondazione Taormina Arte
Nella sostanza, il mezzo milione di euro verrà erogato in favore di una fondazione. Cateno De Luca, sindaco di Taormina ed ex sindaco di Messina oltre che leader di Sud chiama Nord e deputato del Parlamento siciliano, nel corso della seduta d’aula del 30 gennaio aveva spiegato che l’evento per il quale la Regione avrebbe dovuto erogare mezzo milione di euro celebra i “70 anni dalla nascita del primo nucleo che oggi è l’Europa ma che allora era la Ceca (la Comunità europea del carbone e dell’acciaio, ndr)”.
Anniversario ricorre celebrativo di eventi datati 1 e 2 giugno del ’55, ma che sono in programma per il 18 e 19 giugno “con un incontro informale a Taormina – aveva spiegato all’Ars Cateno De Luca – e con la firma della Carta di Messina del 3 giugno allora voluta dal ministro Martino”. Per l’occasione è stato formalmente invitato il capo dello Stato, Sergio Mattarella, e dovrebbero partecipare i ministri degli Esteri dei 27 paesi Ue. “Quello che è stato messo in moto come macchina organizzativa richiede adesso degli impegni che devono essere assunti”. Così aveva cassato la questione il sindaco di Taormina in Sala d’Ercole a fine gennaio.
La votazione e i dubbi di La Vardera
Nel parterre di deputati e gruppi dell’Ars però l’imponente risorsa per la “macchina organizzativa” di De Luca non era esattamente ben vista, e tra le fila della maggioranza pare si attendesse una richiesta di voto segreto sull’emendamento “A49” per chiudere la questione messinese. Voto segreto che nessun deputato dell’opposizione ha chiesto, e che alla fine l’aula ha votato favorevolmente ad eccezione di Ismaele La Vardera.
La Fondazione Taormina Arte, attraverso l’organizzazione di Taobuk, metterà quindi in piedi un evento faraonico da mezzo milione di euro, cui si aggiungono risorse già impegnate dai rispettivi comuni interessati, ma senza che al momento del voto fosse chiaro ai deputati per cosa esattamente queste risorse pubbliche verranno impegnate. Se il carattere della celebrazione avrà i requisiti prospettati, si prevedono comunque servizi costosi tra i quali quelli di traduzione in tempo reale, service audio-luci, alloggi e altro. Ma sono soltanto ipotesi.
La giornata dell’Assemblea regionale siciliana sembra essere trascorsa limpida e spedita. Approvato il ddl 738 e gli stralci accantonati come quello del 70mo della Ceca, in Sala d’Ercole sono stati così votati ed approvati a maggioranza il disegno di legge sulla disciplina di case vacanza e B&B e la legge voto targata di Carlo Gilistro (M5s) per vietare smartphone e dispositivi digitali similari ai bambini fino a cinque anni ed a limitarne fortemente l’utilizzo nella seconda e terza infanzia ed in età adolescenziale. La votazione sulla legge voto del Movimento 5 stelle ha visto una maggioranza favorevole di 47 deputati per l’approvazione da parte dell’Ars in una Sala d’Ercole cui occupavano i banchi del governo il presidente della Regione Schifani e sei assessori. Dietro le quinte della seduta – che era seguito della convocazione di martedì 11, a sua volta seguito della seduta del 30 gennaio – c’era però tensione ed attrito anche tra gli stessi esponenti della maggioranza di governo.
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