Sospeso per ora lo sciopero dei lavoratori dell'ex punto vendita Auchan Misterbianco: ecco cosa è emerso dalla riunione
La scorsa settimana, a partire dalla mattinata del 6 luglio, i dipendenti dell’ex supermercato Auchan di Misterbianco, noto a tutti i catanesi come Città Mercato dal vecchio nome, hanno proclamato uno sciopero presidiando davanti al punto vendita posto nel polo commerciale del comune alla porte di Catania.
Il motivo della decisione da parte dei dipendenti ha la sua radice nel cambio di gestione, in quanto la Effepi srl, che ha gestito il grande punto vendita per 14 mesi, a partire dal 6 maggio dello scorso, non ha versato i contributi Inps e il fondo pensione a cominciare dallo scorso mese di aprile.
E non finisce qui perché scendendo nel dettaglio il debito per dipendente ammonterebbe a circa 5mila euro e ai lavoratori non sono stati versati gli stipendi di marzo, aprile e giugno e la quattordicesima.
La Uiltucs, per bocca del suo segretario Giovanni Casa, ha contestato anche l’illegittima decisione assunta dalla nuova proprietà non identificata che ha posto in ferie tutto il personale dal 7 al 24 luglio.
La convocazione della riunione da parte dell’azienda
L’azienda dal canto suo ha convocato i dipendenti rappresentati dalle sigle sindacali Flicams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs di Catania alle 15:30 della giornata di giovedì nel punto vendita di Misterbianco ribadendo due giorni prima attraverso l’invio di una pec ai sindacati come i vertici della società non fossero cambiati, come le vicissitudini affrontate dalla compagine sociale dell’azienda fossero state affrontate e risolte e come i rapporti con i fornitori fossero in corso di perfezionamento.
In vista della riunione era stata inoltre prospettata la comunicazione della data per il pagamento delle spettanze scadute e l’azienda aveva in precedenza ribadito anche come sulle cessione del quinto dello stipendio si stesse provvedendo a rendicontare le somme eventualmente non versate e come con le organizzazioni sindacali si fosse concordata la sottoscrizione di un accordo con il piano di dilazione in 24 mesi delle somme accantonate fino 30 giugno del 2022.
L’incontro, durato diverse ore, secondo quanto riferito a noi dalla segretaria della Fisascat Cisl di Catania, Rita Ponzo, presente assieme ai vertici degli altri sindacati di categoria aderenti, ha visto la sospensione dello sciopero, in quanto l’azienda ha chiesto alcuni giorni di tempo per effettuare la riorganizzazione degli assetti aziendali confidando nel pagamento nel più breve tempo possibile delle spettanze non ancora riscosse dai lavoratori.
Tutto questo ha portato anche all’annullamento del sit-in previsto per la giornata di venerdì davanti alla Prefettura del capoluogo etneo.
Il parere dei vertici della sigle sindacali non aderenti allo sciopero
Intanto i vertici dei sindacati non aderenti allo sciopero, il segretario della Cisal Terziario di Catania, Paolo Magrì, il vicesegretario dell’Ugl Terziario di Catania, Vito Tringale, nel video sopra spiegano come tutto abbia origine dalla perdita dei grandi marchi della grande distribuzione organizzata in Sicilia e come solo i lavoratori paghino le conseguenze di alcune scelte gestionali ritenute del tutto sbagliate.