Modica, incendio di Calaforno: “Usare fondi ex Insicem” - QdS

Modica, incendio di Calaforno: “Usare fondi ex Insicem”

Modica, incendio di Calaforno: “Usare fondi ex Insicem”

mercoledì 18 Agosto 2021

Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, lancia la proposta per il rimboschimento del Parco andato distrutto. “Una parte venga utilizzata anche come ristoro per le aziende agricole danneggiate”

MODICA (RG) – Quello che rimane del polmone naturalistico di Calaforno è davvero spettrale. Un incendio ha praticamente devastato tutta l’area. Ci sono voluti giorni per spegnere l’incendio, i suoi residui sono arrivati in tutta la provincia, come a rimarcare che questa grave vicenda riguarda tutti, ogni città indistintamente. Se sia doloso o meno non è ancora appurato ma le dinamiche sembrano non lasciare molto spazio ai dubbi.

Le polemiche si sono susseguite non solo per l’incendio, ma anche per la morte di tanti animali che erano ospitati nel parco: i volatili, soprattutto, hanno trovato la morte dentro le gabbie, chiuse a chiave e mai aperte da chi di dovere dopo lo scoppio dell’incendio. Altri, per fortuna, hanno trovato riparo nei campi adiacenti grazie all’intervento di alcuni volontari. È assurdo pensare di pagare migliaia di forestali, in Sicilia, quando accadono, poi, queste tragedie.

Dopo la rabbia e le ipotesi su cosa era possibile evitare e cosa no, adesso servono le idee per far ripartire uno dei pochi spazi verdi della provincia iblea. Il sindaco di Modica, Ignazio Abbate ha già contattato il commissario del Libero Consorzio di Ragusa, Salvatore Piazza e il dirigente Carlo Sinatra per lanciare loro una proposta: utilizzare i residui dei fondi ex Insicem per il rimboschimento del parco di Calaforno distrutto.

La proposta è stata bene accolta e verrà trattata più nel dettaglio in una apposita riunione che si terrà nei primi giorni di settembre in Viale del Fante. Oltre alla piantumazione degli alberi, il primo cittadino di Modica ha proposto che una piccola parte venga utilizzata come ristoro per quelle aziende agricole danneggiate dalle stesse fiamme che hanno distrutto ciò che era il polmone verde della provincia di Ragusa.

“Fermo restando che riportare tutto allo stato originale sarà impresa difficilissima per non dire forse impossibile – ha sottolineato il sindaco, Ignazio Abbate – come Istituzioni abbiamo il dovere di fare qualcosa per il futuro nostro e dei nostri figli. Gli ettari di bosco bruciati non appartengono solo ai comuni di Giarratana, Monterosso e Ragusa appartengono all’intera umanità e in particolare ai cittadini della provincia di Ragusa”.

“Per questo ritengo doveroso – ha aggiunto Abbate – utilizzare i fondi ex Insicem, destinati a tutti i comuni che fanno parte di questo territorio, per piantumare nuovamente la macchia mediterranea. Insieme ai miei colleghi sindaci discuteremo in merito e troveremo le migliori soluzioni per rimediare a questo disastro e nel contempo per gettare le basi affinché in futuro non si ripetano fatti del genere”.

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