A Modica è scontro sul Piano di riequilibrio - QdS

A Modica è scontro sul Piano di riequilibrio

Stefania Zaccaria

A Modica è scontro sul Piano di riequilibrio

martedì 24 Gennaio 2023

Non è bastata la sentenza della Corte dei Conti che ha allontanato l’ipotesi di dissesto per placare le polemiche in Comune. L’opposizione ribadisce: “Il futuro dell’Ente è ancora in bilico”

MODICA (RG) – “L’approvazione del Piano di riequilibrio del Comune di Modica è la prova provata che la ‘canea’ di anni e anni in cui i soliti noti hanno urlato ai quattro venti (ed in ogni dove) di un Comune economicamente disastrato, era una falsità colossale”.

La consigliera comunale Rita Floridia commenta così, a Modica, la sentenza della Corte dei Conti che dovrebbe placare gli animi su una polemica che dura da anni.

“Non abbiamo ancora sentito una voce chiedere scusa – ha aggiunto la consigliera della maggioranza – quanto piuttosto continuare ad arrampicarsi sugli specchi di ‘spiegazioni’ all’approvazione del Piano di riequilibrio, che, a loro dire, certificherebbero lo sfacelo economico di Palazzo San Domenico. La verità è che il Comune di Modica, come svariati enti in Sicilia e non solo, ha certamente una serie di difficoltà di ordine economico e finanziario ma ha anche una struttura, una progettualità, un presente certificato ed un futuro concretamente programmabile che lo allontana da ogni ipotesi di dissesto”.

“E non lo dico io, consigliera comunale, capogruppo della prima lista di maggioranza in aula – ha aggiunto Rita Floridia – ma lo ha detto e certificato la Camera di consiglio dell’adunanza in contraddittorio alla Corte dei Conti sezione di controllo per la Regione siciliana, dando esito positivo al piano di riequilibrio proposto. Questa è l’unica verità, provata e confermata da chi di dovere”.

In realtà la diatriba non si ferma perché l’opposizione, pur dicendosi soddisfatta per la chiusura di un iter che si trascina da dieci anni ed iniziato con una seduta di Consiglio comunale del 30 dicembre 2012, grazie alla quale fu evitato allora il dissesto, ritiene necessario precisare che “il futuro economico-finanziario del comune di Modica – ha sottolineato Vito d’Antona di Sinistra Italiana – rimane legato alla rigorosa esecuzione nel corso dei prossimi cinque anni delle attività programmate nel piano, pena il dissesto. Le 102 pagine della delibera della Corte dei Conti evidenziano criticità amministrative e finanziarie, non risolte nei precedenti anni di amministrazione Abbate, già più volte segnalate dalla Corte dei Conti in diverse occasioni, ed il cui superamento rappresenta una scommessa per il futuro. Dall’entità preoccupante del disavanzo al ricorso costante ad elevate somme per anticipazione di cassa, dalle basse percentuali di riscossione della Tari (meno del 40 per cento), dei canoni idrici (meno del 20 per cento) e delle somme per evasione dei tributi (meno del 6 per cento) all’assenza di una organizzazione efficiente dell’ufficio riscossione. Ne sanno qualcosa quei cittadini ai quali pervengono annualmente bollette errate e consumi forfettari inesistenti, i quali sono costretti periodicamente a rivolgersi agli uffici comunali. Con l’approvazione del piano – ha concluso Vito d’Antona – si apre una prospettiva, ben più impegnativa, caratterizzata dalla rigorosa e difficile attuazione delle misure contenute nel piano”.

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