Entro l’anno la gara d’appalto per i lavori nell’ex ospedale, destinato a essere sede universitaria. A partire dal mese di agosto sarà possibile iscriversi all’Anno accademico 2019/2020
AGRIGENTO – L’Università nella Città dei Templi è pronta a vivere quella rinascita che un po’ tutti si auguravano. Si apriranno nel mese di agosto, infatti, le iscrizioni per i nuovi corsi di laurea istituiti dall’Atenao di Palermo per l’Anno accademico 2019/2020.
Il rettore palermitano Fabrizio Micari, insieme al sindaco di Agrigento Lillo Firetto, ha presentato nei giorni scorsi la rinnovata offerta formativa che comprende il corso di laurea in Architettura e Ambiente costruito, Economia e Amministrazione aziendale e Scienze dell’educazione. Confermato anche il corso di laurea in Servizio sociale. Alla presentazione dei corsi erano presenti anche il direttore generale dell’Università di Palermo Antonio Romeo, il dirigente dell’Area Programmazione Giusy Lenzo, il dirigente dell’Area Tecnica Antonio Sorce e il presidente del Polo territoriale decentrato di Agrigento dell’Università di Palermo Lucio Melazzo.
Nel corso dell’incontro è stato inoltre ufficializzato l’avvio, entro l’anno, della gara d’appalto, da parte dell’Università di Palermo, dei lavori relativi all’edificio ex ospedale di via Atenea, destinato a nuova sede universitaria nel centro storico.
“Alcuni corsi universitari – ha dichiarato il sindaco Firetto – sono graditi ritorni come Architettura, altri sono una novità, mi riferisco al corso di laurea in Economia. Con questa offerta formativa, l’Università riapre il suo orizzonte sulla città. Ce le ricordiamo le proteste degli studenti e lo sconforto di tutti gli agrigentini per quel de profundis recitato nel 2015 sull’Università? Bene, l’Università ora ad Agrigento la vediamo risorgere e potenziarsi”.
“Con questa offerta formativa – ha aggiunto – l’Università riapre il suo orizzonte sulla città. A luglio ci sarà poi il ‘Graduation day’ dell’Università di Palermo ad Agrigento, con i neolaureati che festeggeranno nella Valle dei Templi. I corsi si aggiungono a quelli in esaurimento, quali Beni culturali e Giurisprudenza, e al corso in Mediazione linguistica e culturale. Sono risultati che ci compensano da grandi fatiche”.