Home » Tra sgomento e incredulità, Montagnareale piange i giovani siciliani uccisi in Inghilterra

Tra sgomento e incredulità, Montagnareale piange i giovani siciliani uccisi in Inghilterra

Tra sgomento e incredulità, Montagnareale piange i giovani siciliani uccisi in Inghilterra

Sarebbe dovuto essere un periodo di festa nel paese di 1.500 anime in provincia di Messina, che invece è in lutto per la scomparsa di Francesca Di Dio e Nino Calabrò

È un’aria surreale quella che si respira qui, in questa tranquilla località di circa 1.500 abitanti in provincia di Messina, un paesino regale fin dal nome. Sarebbe dovuto essere un periodo di festa a Montagnareale. Un clima natalizio rovinato da un’autentica doccia fredda, giunta ieri mattina. Una doccia fredda che colpisce in pieno prima di tutto gli avventori del bar della centralissima piazza Marconi, tra i quali il nonno: Francesca è morta.

Francesca è Francesca Di Dio, la giovane di Montagnareale, fidanzata da tre anni con Nino Calabrò di Barcellona Pozzo di Gotto: i due ragazzi trovati morti nella giornata del 21 dicembre, a Thornaby-on-Tees, in Inghilterra, dove il giovane lavorava da tre anni come croupier e dove la fidanzata, Francesca appunto, si era recata a trovarlo.

Montagnareale, un’intera cittadina in lutto

È da ieri mattina che a Montagnareale si respira un’aria di incredulità e sgomento. Un clima che tocchi con mano appena arrivi in piazza della Vittoria, su cui si affaccia il municipio. A ricordarti che è Natale, solo le luci a intermittenza posizionate alla vetrina di qualche negozio. Per il resto, in giro sulla centralissima via Vittorio Emanuele, poche persone, nessuna delle quali ha voglia di parlare. Così come le famiglie Di Dio e Niosi, chiuse in un comprensibile dolore.

I pochi con i quali riesci a scambiare qualche battuta, ancora shockati, ricordano una Francesca piena di vita e di progetti, come è giusto che sia quando parli di ventenni. Una ragazza innamoratissima del suo Nino e disposta, ogni volta che si fosse presentata la possibilità, a raggiungerlo nella lontana Albione. Su tutti, il sogno che hanno tutte le ragazze della sua età: quello di sposarsi con il suo principe azzurro, il suo Nino.

Annullata la manifestazione di Santo Stefano

Incredulità e sgomento sono i sentimenti che respirano a Montagnareale. Dove avrebbe dovuto essere un periodo di festa e di rinascita dopo due anni tremendi nei quali si è avuto paura anche solo avvicinarsi a un parente per fargli gli auguri di Natale. Da queste parti, a Montagnareale, era previsto il ritorno di un evento partecipatissimo, il 26 dicembre, Santo Stefano: “U Natali di na vota”. Una sorta di presepe vivente nel quale in anni passati anche Francesca con la mamma e la sorella più piccola, ricordano al bar che affaccia su piazza Marconi (lo stesso dove ieri mattina era seduto con gli amici il nonno di Francesca e dove ha ricevuto la terribile notizia), aveva fatto la figurante.

Dopo due anni di stop, era tutto pronto per questo 26 dicembre. Ma, giustamente, gli organizzatori, hanno annullato la manifestazione. Quello del 2022 avrebbe dovuto rappresentare il Natale della rinascita anche a Montagnareale. Si è trasformato, per mano assassina (inizialmente sospettato era un 21enne di origini iraniane, coinquilino di Nino; successivamente le responsabilità, stando alle ultime notizie, sarebbero ricadute su un altro ragazzo originario di Palermo, pure lui in Inghilterra per lavoro, ndr), in un Natale di sangue, lacrime e morte.

Tra sgomento e incredulità, Montagnareale piange i giovani siciliani uccisi in Inghilterra
Tra sgomento e incredulità, Montagnareale piange i giovani siciliani uccisi in Inghilterra