Monterosso Almo, così il Covid ha ucciso il turismo - QdS

Monterosso Almo, così il Covid ha ucciso il turismo

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Monterosso Almo, così il Covid ha ucciso il turismo

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domenica 24 Gennaio 2021

Dopo la denuncia del presidente di Federalberghi Ragusa, Rosario Dibennardo, il titolare di un B&B in provincia racconta tutte le difficoltà del periodo.

Tra i settori giunti al collasso, a causa delle restrizioni
dettate dalla pandemia, vi è indubbiamente quello turistico e alberghiero.

Il presidente di Federalberghi Ragusa, Rosario
Dibennardo
, denuncia: “Il settore, non fatturando niente, si sta spegnendo
e sta morendo. Il governo ha messo in campo soltanto una serie di promesse ma
le aziende vanno sostenute immediatamente. Basta annunci, basta aspettare, il
governo ha preso degli impegni che vanno onorati subito, altrimenti queste
aziende chiuderanno. La dura verità è che oggi gli alberghi non sanno se e
quando riaprire”.

Il Covid, in provincia di Ragusa, è costato al turismo –
domestico e internazionale – una perdita di valore della produzione, compreso
l’indotto, che si è attestata a fine anno intorno ai 15-20 milioni di euro.

Rosalba Blasco, che da qualche anno gestisce insieme
alla sorella il b&b “Dinastia” a Monterosso, racconta che la sua attività “è
ferma da quasi un anno, da quando è iniziato il Covid.  Qualche presenza c’è stata perché ci sono dei
cantieri aperti nel nostro paese e quindi alcuni lavoratori hanno pernottato”.

Monterosso Almo, in provincia di Ragusa, fa parte dei “Borghi
più belli d’Italia”. È un piccolo centro conosciuto ed apprezzato per le sue
bellezze paesaggistiche ed architettoniche, oltre che per la buona cucina e
l’aria salubre. È meta di viaggiatori, amanti del trekking e studiosi di arte e
tradizioni locali. I posti letto, nel b&b, sono spesso tutti occupati,
soprattutto nel periodo natalizio, nei giorni del caratteristico e
pluripremiato Presepe Vivente e, ancor più i mesi estivi in corrispondenza
delle feste patronali.

Che stagione estiva è stata?

“La stagione estiva è stata disastrosa, solo poche
famiglie/coppie hanno deciso di trascorrere qualche giorno nel nostro storico
paesino, e non è assolutamente paragonabile all’affluenza avuta gli anni scorsi”.

Quali sono le agevolazioni e gli aiuti statali riservate
agli albergatori?

“L’unica agevolazione che siamo riusciti ad ottenere è stata
quella del bonus Sicilia, l’ultima che è stata emanata. Sicuramente per tutte
le spese che si hanno non basta, ringraziando Dio non è il mio primo lavoro e
quindi riusciamo a sostenere il tutto”.

Cosa servirebbe allora?

“Per sostenere tutte le attività come la mia penso che
andrebbero sospesi i versamenti contributivi e le tasse in generale perché in
questo modo non si riesce a venirne fuori, non avendo nessun profitto. Spero
vivamente che la situazione possa migliorare”.

Alessia Giaquinta

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