Morte Michele Lanfranchi, ucciso o colpo partito per errore? Giallo

Il giallo della morte di Michele Lanfranchi, ucciso o vittima di un colpo partito per errore? Le indagini

Il giallo della morte di Michele Lanfranchi, ucciso o vittima di un colpo partito per errore? Le indagini

Redazione  |
lunedì 03 Giugno 2024

Al vaglio le testimonianze di amici e parenti per confermare la dinamica della tragica fine del 19enne trovato cadavere a Giostra (Messina).

Sono in corso le indagini sulla morte di Michele Lanfranchi, il 19enne trovato cadavere nella notte di sabato in una strada di Giostra a Messina con ferite d’arma da fuoco sul corpo.

È giallo sulle cause del decesso e sono al vaglio degli inquirenti le testimonianze su quanto accaduto, che potrebbero avvalorare o smentire alcune delle piste in campo.

Morte di Michele Lanfranchi, le ipotesi

Al momento del ritrovamento del cadavere, il corpo del 19enne presentava una ferita d’arma da fuoco al collo. Un proiettile di calibro 7.65 gli avrebbe trafitto la giugulare. L’arma sarebbe stata trovata proprio accanto al cadavere. Le ipotesi sul possibile motivo del decesso sono diverse. Il 19enne potrebbe essersi suicidato o essere vittima di un colpo di pistola partito per errore mentre il ragazzo mostrava l’arma a un amico; o ancora, qualcuno potrebbe averlo ucciso e quindi potrebbe trattarsi di omicidio. Per avere maggiori dettagli servirà attendere la perizia dattiloscopica e balistica sull’arma.

Il ritrovamento

A lanciare l’allarme sarebbero stati degli amici con i quali Michele Lanfranchi aveva trascorso la serata prima del tragico epilogo. Sul posto sono accorsi gli agenti della Polizia di Stato e gli operatori del 118, che purtroppo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Gli inquirenti stano sentendo in queste ore amici e parenti per tentare di ricostruire la dinamica di quanto accaduto.

Il cordoglio sui social

Sono tanti i messaggi di cordoglio seguiti alla tragica morte di Michele Lanfranchi. Tra questi c’è l’addio di Lella, che su Facebook scrive: “Non ci sono parole per esprimere il vuoto che hai lasciato. Non ci posso pensare; ricordo quando ci siamo visti l’ultima volta e mi chiamavi zia Lella. Ti voglio ricordare con quel sorrisone che avevi… eri un ragazzo socievole, scherzavi sempre… Riposa in pace, angelo bello”.

“Non voglio crederci, poco prima eri con me. Mi sembra un incubo”, aggiunge l’amica Tindara condividendo un video degli ultimi momenti di gioia del giovane prima della tragedia.

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